«Ora so fare il fabbro e i ruoli drammatici»

«Ora so fare il fabbro e i ruoli drammatici»
Donatella Aragozzini
ROMA - Oggi e domani è in scena al Brancaccio di Roma, con gli amici di sempre Conti e Pieraccioni, in una delle ultime tappe del loro show. Ma la vera, piacevole sorpresa è vedere Giorgio Panariello, ogni domenica sera su Rai1, in un ruolo non prettamente comico: quello del burbero fabbro Marcello della fiction di Cinzia Th Torrini Pezzi unici, dove, al fianco di Sergio Castellitto, sta dando prova di essere un grande attore a tutto tondo.
Che le ha lasciato questo personaggio?
«Mi ha lasciato un mestiere. Se va male, so fare il fabbro. Scherzi a parte, per me è una grande opportunità, sono anni che cerco di far capire che si può fare il comico ma anche i ruoli drammatici».
Non è però il suo primo ruolo drammatico.
«Ho fatto un film per la tv con Sabrina Ferilli, Matilde, in cui ero un omosessuale confinato durante la guerra. Ma era tanti anni fa, nel 2005. In Italia non c'è apertura: chi fa il sabato sera non fa la domenica. Ma a me piace diversificare e pian piano la cosa sta venendo fuori».
Nella fiction è papà di una ragazza che ha seguito le orme paterne.
«Sì, è un bel messaggio: sarebbe bello se i ragazzi non pensassero solo a diventare influencer o a fare una startup, se ritrovassero la manualità e mettessero la loro intelligenza al servizio di un mestiere antico. Ci sono negozi che chiudono perché i figli non vogliono proseguire la tradizione di famiglia».
Pezzi unici parla di ragazzi difficili ai quali viene data una seconda chance, a lei è mai capitato?
«Mio fratello ha avuto un percorso molto difficile, ora purtroppo non c'è più. Uno di questi ragazzi me lo ricorda, anche fisicamente, è stata una bella emozione vederlo».
Come mai non farà lo show natalizio Panariello sotto l'albero?
«Lo farò il prossimo anno, ora non ne avrei il tempo perché sono in tour con Conti e Pieraccioni».
Qual è il segreto del successo del vostro tour?
«Con Leonardo e Carlo ci frequentiamo da anni e ci stimiamo. Il divertimento è nel sorprendere il pubblico con la nostra energia. Ma dopo due anni è arrivato il momento di chiudere: lo faremo il 20 gennaio».
Ha altri progetti?
«Sto scrivendo uno spettacolo per i miei 60 anni, che compirò a settembre, e i 20 di Torno sabato».
Uno spettacolo per il teatro o per la tv?
«Per il teatro ma ne faremo anche delle puntate televisive. Sarà antologico, ci metterò dentro tutti i miei personaggi. Parlerà di me, delle cose belle e anche brutte, della mia vita e della mia carriera».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Dicembre 2019, 05:01
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