Oltre al muro Trump voleva i coccodrilli al confine

«Fake News»: Donald Trump liquida così su Twitter le notizie, riportate dal New York Times, secondo cui lo scorso marzo avrebbe suggerito di sparare alle gambe ai migranti e di fortificare il muro al confine col Messico con una recinzione elettrica e punte acuminate in cima, un fossato d'acqua piena di serpenti e coccodrilli. «Posso essere duro sulla sicurezza del confine, ma non così duro. La stampa è impazzita», ha scritto.
Ma il quotidiano insiste sulla ricostruzione dei fatti. Anzi. In seguito a una serie di interviste condotte con decine di funzionari della Casa Bianca che hanno discusso con Trump come arginare il flusso migratorio, il New York Times descrive il presidente americano come «molto arrabbiato» nei confronti del suo staff, considerato «troppo moderato» nella gestione dei migranti. In particolare, il giornale si riferisce a una riunione di marzo durante la quale Trump aveva ordinato la chiusura dell'intero confine con il Messico entro mezzogiorno del giorno successivo. I suoi consulenti, compreso il genero Jared Kushner e l'ex segretario alla Sicurezza nazionale Kirstjen Nielsen, sarebbero però riusciti a dissuaderlo. Privatamente - rintuzza senza alcun timore il NYT- Donald Trump ha parlato spesso di fortificare il muro al confine col Messico con una trincea d'acqua piena di serpenti e coccodrilli, sollecitando i collaboratori a stimare i costi. (M.Fab.)

Ultimo aggiornamento: Giovedì 3 Ottobre 2019, 05:01
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