Oggi alle 10, nell'ambito delle manifestazioni per la commemorazione della razzia

Oggi alle 10, nell'ambito delle manifestazioni per la commemorazione della razzia del 16 ottobre 1943, che portò all'arresto e alla deportazione nel campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau di oltre mille cittadini ebrei, Roma Capitale con il vice sindaco Luca Bergamo e la Fondazione Museo della Shoah con il presidente Mario Venezia - «È importante rendere partecipi i cittadini di una storia spesso ai più sconosciuta, affinché ciò che è stato, non venga dimenticato» - parteciperanno alla cerimonia per l'apposizione di una corona in Via del Portonaccio 194/ 196 dove abitava la Famiglia Efrati, composta da più di dieci persone. La Famiglia Efrati era costituita da Abramo Umberto e sua moglie Maria Di Segni, incinta e 13 figli. Il 16 ottobre del 1943, nella loro casa di via del Portonaccio, vennero arrestati e deportati ad Auschwitz i coniugi Efrati insieme ad otto figli: Enrica, Angelo, Cesare, Fortunata, Grazia, Giuditta, Dora e Marco. Di loro solo Angelo e Cesare faranno ritorno. Degli altri cinque figli, Lazzaro arrestato successivamente, morirà ad Ebensee nel 1945), mentre sopravvissero all'occupazione nazista Rosa, Samuele, Anselmo ed Emilia, l'unica vivente. Nella foto, un'immagine della Marcia della Memoria della deportazione degli Ebrei di Roma che si è svolta a Trastevere il 12 ottobre scorso

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 16 Ottobre 2019, 05:01
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