O' Ney non vuole finire come Leo e CR7

Massimo Sarti
MILANO - Neymar è uno degli dei del calcio atterrati a questi Mondiali e ora non vuole fare la fine dei colleghi Leo Messi e Cristiano Ronaldo, eliminati agli ottavi con Argentina e Portogallo rispettivamente da Francia ed Uruguay. Sotto i colpi di Kylian Mbappé ed Edinson Cavani, stelle del Paris Saint-Germain. Esattamente come O'Ney. Ecco l'esempio che l'ex Barcellona vuole seguire per portare il Brasile ai quarti. Appuntamento alle 16 italiane a Samara contro il Messico, che dovrà sfatare un doppio tabù. La Nazionale del Tricolor è uscita agli ottavi negli ultimi 6 Mondiali. E in 4 precedenti con il Brasile in una rassegna iridata (l'ultimo, lo 0-0 nei gironi del 2014), mai è riuscita a segnare. «Neymar è tornato ad alto livello. Ma per vincere servirà una prova ad alto livello di tutto il Brasile», ha detto il ct della Seleçao Tite, che sarà ancora senza lo juventino Douglas Costa e che farà giocare dall'inizio Filipe Luis al posto dell'acciaccato Marcelo. Arbitrerà il nostro Gianluca Rocchi, che dovrà stare attento anche alle sceneggiate di Neymar, vere o presunte: «Sono tranquillo, ci sarà un buon arbitro. Se stessimo solo indietro sarebbe un errore», ha sottolineato il ct del Messico Juan Carlos Osorio, alle prese (come alcuni suoi giocatori) con un fastidioso raffreddore.
Alle 20, a Rostov, ostacolo Giappone per il Belgio, alla ricerca del terzo quarto di finale Mondiale della sua storia, dopo aver vinto il gruppo H a punteggio pieno respingendo le sirene che davano più conveniente un secondo posto per andare nella parte di tabellone più morbida. Da valutare le condizioni di Januzaj, proprio l'autore del gol di giovedì sera all'Inghilterra. Il ct Roberto Martinez potrà contare su tutti i suoi pezzi da novanta Eden Hazard, Dries Mertens e Romelu Lukaku. Questa volta, al Giappone, non basterà il fair play per proseguire il proprio cammino in Russia.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Luglio 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA