«Non molliamo». è il messaggio che il ministro dello Sviluppo economico

«Non molliamo». è il messaggio che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda manda ai lavoratori della Embraco, azienda del gruppo Whirlpool che delocalizzerà la produzione in Slovacchia e licenzierà i 500 dipendenti dello stabilimento di Riva di Chieri. Il ministro è stato in missione a Bruxelles ed ha riferito che la commissaria Margrethe Vestager (che difende la concorrenza) ha assicurato la massima «intransigenza» nel verificare il comportamento dell'Embraco e della Slovacchia, che ha offerto incentivi per delocalizzare. Il problema rimane quello di uso sbagliato o non consentito degli aiuti o, peggio, di aiuto di Stato per attrarre aziende da Paesi che sono parte dell'Ue. Una sorta di concorrenza fra stati membri dunque che, come sottolinea l'ex premier Romano Prodi «dimostra come in realtà non ci sia l'Europa, come ogni paese cerchi di fare i propri interessi».
A Bruxelles Calenda ha perciò chiesto anche di «valutare se sia fattibile la proposta di un fondo di aggiustamento per la globalizzazione da parte del Governo italiano, che aumenti l'intensità degli aiuti concessi nei casi di deindustrializzazione». Intanto la situazione a Riva di Chieri resta molto tesa, con un operaio che ieri si è incatenato per protesta ai cancelli della fabbrica.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 21 Febbraio 2018, 05:01
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