NERONE IN MANETTE

NERONE IN MANETTE
Emilio Orlando
Provava «piacere nel vedere bruciare i cassonetti della spazzatura». Agiva sempre agli stessi orari, e con lo stesso modus operandi: faceva un sopralluogo ed individuava gli spazi dove erano posizionati i cestini per la raccolta della carta e poi tornava per darli alle fiamme. Con un innesco, uno straccio imbevuto di benzina o di un altro liquido infiammabile si avvicinava al contenitore e lo faceva ardere. Gli agenti del commissariato sono riuscito ad individuarlo ed arrestarlo dopo l'ultimo incendio, verificatosi il 14 gennaio in via Calpurnio Fiamma.
In quell'occasione il piromane, un uomo di quarantasei anni di origini pugliesi e con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, dopo essersi accorto che le sue gesta erano state immortalate da una telecamera ha cercato di limitare le conseguenze dell'incendio chiamando il numero unico d'emergenza e spostando una bicicletta che, da li a poco, sarebbe stata avvolta dalle fiamme. L'analisi del traffico telefonico delle chiamate al 112 ha permesso agli inquirenti di risalire alla sua identità. Oltre la denuncia per danneggiamento a seguito d'incendio, il questore Guido Marino gli ha notificato un foglio di via obbligatorio di allontanamento dal comune di Roma per tre anni.
Ad aprile del 2018 un cameriere di 25 anni venne arrestato sempre nello stesso quartiere per aver dato alle fiamme, con una metodica serialità decine di cassonetti dell'Ama in poco tempo. Nel 2008 a Cinecittà Est, in via Libero Leonardi, un piromane mai identificato si introdusse al piano terra dello stabile dove si trovavano parcheggiate diverse automobili e, dopo aver riversato del liquido infiammabile, appiccò un incendio che distrusse le macchine parcheggiate e danneggiò la struttura portante del palazzo, rendendone inagibile il primo piano. Centosessanta famiglie vennero evacuate per diversi giorni dalle loro case.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Febbraio 2019, 05:01
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