Nastri, Il traditore di Bellocchio domina con undici nomination

Nastri, Il traditore di Bellocchio domina con undici nomination
Michela Greco
ROMA - Sulla Croisette ha raccolto molti applausi e ottime recensioni, ma è uscito a mani vuote della serata di premiazione. Ora Il traditore di Marco Bellocchio rischia di fare incetta di riconoscimenti in patria. Ieri sera al Maxxi sono state annunciate le candidature dei Nastri d'Argento 2019: il mafia-movie d'autore ha conquistato undici nomination, compresa quella per il miglior attore protagonista che segnala Pierfrancesco Favino, straordinaria incarnazione di Tommaso Buscetta. Sarà dura competere con lui per Alessandro Borghi (Il primo re), Andrea Carpenzano (Il Campione), Marco Giallini e Valerio Mastandrea (candidati insieme per Domani è un altro giorno) e Riccardo Scamarcio (Euforia, Il testimone invisibile, Lo Spietato).
La cinquina delle protagoniste vede invece gareggiare Anna Foglietta per Un giorno all'improvviso, Marianna Fontana per Capri-Revolution, Micaela Ramazzotti per Una storia senza nome, Thony per Momenti di trascurabile felicità e Pina Turco per Il vizio della speranza. Dietro il nuovo lavoro di Bellocchio, i più candidati - con 8 nomination ciascuno - sono Il primo Re di Matteo Rovere, La paranza dei bambini di Claudio Giovannesi e Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis, mentre hanno 7 segnalazioni Capri-Revolution ed Euforia di Valeria Golino, che per la migliore regia compete con Bellocchio, De Angelis, Giovannesi, Martone, Rovere e Guadagnino. Quest'anno, poi, il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici - che assegna i Nastri e annuncerà i vincitori il 29 giugno al Teatro Antico di Taormina - ha inventato un nuovo curioso riconoscimento, quello per il miglior cameo, che Adriano Panatta ha ricevuto ieri grazie alla sua divertente apparizione in La profezia dell'armadillo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Maggio 2019, 09:25
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