Morte accidentale: assolto il fidanzato di Maria Sestina

Emilio Orlando
Assolto per non aver commesso il fatto e, quindi, già rimesso in libertà. Dopo due anni e mezzo è arrivata una sentenza di assoluzione (primo grado) in favore di Andrea Landolfi per la morte di Maria Sestina Arcuri, la parrucchiera di 26 anni (calabrese di origine ma residente nella Capitale) deceduta all'ospedale Belcolle di Viterbo il 6 febbraio del 2019. La difesa ha demolito completamente il castello accusatorio nei confronti del fidanzato. Secondo l'accusa infatti la ragazza era precipitata dalle scale dell'abitazione della nonna dell'imputato, la notte tra il 3 e il 4 febbraio del 2019, in in via Papirio Serangeli a Ronciglione, non accidentalmente.
Agli inizi del mese di giugno il pubblico ministero Franco Pacifici aveva chiesto per Landolfi addirittura una condanna a 25 anni, riconoscendo le attenuanti per il capo d'imputazione principale: omicidio volontario, omissione di soccorso e le lesioni a Mirella Iezzi, nonna di Landolfi e teste principale.
Per la procura viterbese quella caduta non fu accidentale: fu proprio Andrea a spingerla. «Durante le indagini e anche durante la fase processuale - ha sottolineato durante la requisitoria il procuratore Franco Pacifici - c'è stata una mistificazione della realtà. La prima a non dire la verità è stata la nonna di Andrea, che in più occasioni ha mistificato tentando di proteggere il nipote. E quando non sapevano di essere intercettati abbiamo capito. Landolfi parla con la nonna e le dice: se crolli tu, crollo io. Se cadi tu, cado io. È tutto un domino».
Ma non sarebbe andata così. Dura anche la replica dell'avvocato di parte civile Vincenzo Luccisano, rappresentante dei familiari della vittima, che aveva chiesto alla corte, presieduta dal giudice d'assise Eugenio Turco, la condanna senza alcuna attenuante. Tra smentite, conferme, decine di testimonianze fra accusa e difesa Andrea Landolfi si è sempre professato innocente circostanza riconosciuta dalla giudici. Quella sera, nell'appartamento di Ronciglione era presente anche il figlio di cinque anni dell'imputato, per cui è stata disposta l'immediata liberazione. Il tribunale ha quindi creduto alla difesa, che ha ricostruito le ultime fasi del rapporto tra Andrea e Maria Sestina: la 26enne sarebbe caduta accidentalmente.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Luglio 2021, 05:01
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