Minacce a Mattarella: 11 indagati

Mario Landi
Minacce, offese e insulti a Sergio Mattarella, attraverso una rete di haters che agiva sui social network. La procura di Roma ha indagato 11 persone, accusate di offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Il network di «odiatori» era composto da militanti di estrema destra, sovranisti ma anche impiegati, professionisti ed un professore dell'università del Molise, Marco Gervasoni, attivissimo su Twitter.
L'operazione del Ros fa seguito alle indagini avviate già lo scorso agosto nei confronti di un 46enne della provincia di Lecce, accusato degli stessi reati per alcuni post su Twitter. Gli accertamenti hanno consentito ai carabinieri di certificare e ricostruire l'intera filiera dell'odio sul web, rintracciando i membri in diverse zone d'Italia, da Roma a Padova, fino a Bologna o Torino. Utilizzavano i loro account social per insultare il capo dello Stato con messaggi minatori. «Bastardo», «Devi morire», alcuni dei tantissimi post presi in esame dagli investigatori.
L'ondata di tweet e post è stata registrata durante il lockdown di aprile 2020 ma si è prolungata per quasi uno anno, fino a febbraio di quest'anno. Per gli indagati sono scattate anche le perquisizioni, sia fisiche che sui loro account social. Il Reparto Indagini Telematiche del Ros ha ricostruito la rete relazionale e le abitudini virtuali dei soggetti coinvolti , tutti tra i 44 e i 65 anni. Gran parte di loro sono vicini ad ambienti di estrazione di estrema destra o sovranisti. Il professor Gervasoni è finito nel mirino dei carabinieri anche per i suoi contatti e le sue frequentazioni su VKontakte, il cosiddetto «Facebook russo». L'Università molisana ha preso le distanze dal docente esprimendo solidarietà al presidente Mattarella.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Maggio 2021, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA