Michela Poi
Non sopportava più di vederla soffrire. Così Maria Capello,

Michela Poi
Non sopportava più di vederla soffrire. Così Maria Capello, 85 anni, ha impugnato un martello e ha ucciso sua figlia, Silvia Ronco, 44 anni, disabile dalla nascita. Poi ha ingerito dei farmaci per togliersi la vita e si è sdraiata accanto al suo corpo. Il marito, Clemente Ronco, 87 anni, le ha trovate così: sdraiate a letto l'una accanto all'altra.
L'immane tragedia si è consumata ieri notte in un appartamento di Orbassano, nell'hinterland di Torino, in via Gramsci 36. Dietro, con ogni probabilità, un dramma familiare. Forse il tentativo da parte della madre ormai anziana di porre fine alle sofferenze della figlia invalida, che negli ultimi tempi si era aggravata. «Era una ragazza problematica e la sua situazione era peggiorata con gli anni», hanno raccontato i volontari del centro diurno dove era ospite da luglio e da dove, ogni weekend, usciva per tornare a casa.
A dare l'allarme è stato il marito. L'uomo, che era solito dormire in un'altra stanza, si sarebbe svegliato verso le otto e mezzo di mattina e, sorpreso di non trovare la moglie in piedi, sarebbe andato in camera sua a cercarla. A quel punto davanti a lui, la scena straziante. Moglie e figlia addormentate insieme nello stesso letto. Immediata la telefonata ai carabinieri: «Venite, mia moglie ha ucciso mia figlia e lei è in gravi condizioni», avrebbe detto. Sul posto, insieme ai carabinieri del nucleo investigativo, è arrivata anche la pm Provazza. L'arma del delitto, un martello, era ancora appoggiato sul comodino della camera da letto. Maria Capello è stata trasportata in ospedale non in gravi condizioni. Nelle prossime ore verrà arrestata con l'accusa di omicidio. Per il marito Clemente Ronco è seguito un lungo interrogatorio, per tentare di ricostruire tutti i dettagli di questa enorme tragedia.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Dicembre 2019, 05:01
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