Michela Greco
ROMA - Adele non fa che imprecare, arrabbiarsi, insultare chiunque

Michela Greco
ROMA - Adele non fa che imprecare, arrabbiarsi, insultare chiunque le capiti sotto tiro. Guida un variopinto team di cuochi, fotografi, cantanti e camerieri impegnati nell'organizzazione di matrimoni dell'alta borghesia, per l'azienda di Aurelio (Paolo Kessisoglu). La storia de Il giorno più bello - al cinema da domani, diretto da Andrea Zalone - è la versione italianizzata dell'agrodolce commedia francese C'est la vie. Adele è Violante Placido, che interpreta questa donna rabbiosa perché, dice, «la società ti chiede di arrivare allo stremo delle forze». L'attrice romana, attualmente sul set di Improvvisamente Natale di Francesco Patierno, è impegnata su molti fronti: ha in uscita un nuovo singolo da cantante e tornerà in scena (il 17 agosto al Pride Village di Padova) con lo spettacolo Femmes Fatales.
Come si è trovata alle prese con questa donna arrabbiata col mondo?
«Trovavo divertente la sfida di confrontarmi con un ruolo come questo. Non si vede spesso un personaggio femminile così estremizzato, per certi versi è stata un'esperienza liberatoria. Poi, scoprendo di più la mia Adele, si capisce che non ci sono solo bianchi e neri, buoni e cattivi, ma che c'è tanta roba sotto».
Violante condivide in qualche modo la rabbia di Adele? Ha delle strategie per tenerla a bada?
«Adele è una donna battagliera che lavora tanto e si sente sotto pressione, la sua storia dimostra che se non riusciamo a ricavarci degli spazi per noi si creano degli squilibri. Spesso non ci rendiamo nemmeno conto di essere dentro una lavatrice che ci risucchia. Ora sto girando in un paesino di montagna con 2000 abitanti, sono circondata dalla natura e dagli uccellini: una grande ricarica. Sono una persona che ha bisogno del suo spazio di solitudine, quello sano».
Al centro di tutto c'è un matrimonio. Lei ha un figlio e un compagno, ma non la fede
«Non ho mai sognato il matrimonio, mi mette ansia, al limite potrei pensare a un tipo di cerimonia più intima. Spesso capita che, presi dal progetto del matrimonio, si disperda un po' d'amore. E poi ne ho fatti talmente tanti al cinema che non sento il bisogno di quello vero!».
Siamo nel 50° anniversario de Il padrino, in cui sua mamma Simonetta Stefanelli ha interpretato la prima moglie di Michael Corleone (Al Pacino). Che effetto le fa vederla in quel film?
«Questo anniversario mi emoziona molto per lei, anche se trovo che non venga mai nominata abbastanza, nonostante il suo ruolo sia rimasto nella memoria di tutti. Mamma ha fan da tutto il mondo per la sua Apollonia. Quando la rivedo, la trovo straordinaria». (Integrale su Leggo.it)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Giugno 2022, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA