Così gli Stati sono Mercanti in Fiera

Così gli Stati sono Mercanti in Fiera

di Alberto Mattiacci
Mercante in Fiera è un gioco molto popolare in Italia. Anche istruttivo. Insegna una tecnica di vendita piuttosto critica per l'economia del Belpaese: l'asta competitiva. Da una parte, sta il venditore-battitore; dall'altra, i compratori. Il battitore può condurre la partita all'inglese o al ribasso. Nel primo caso, mette in vendita una o più carte e fissa il prezzo di partenza: vende a chi offre di più. Il battitore può decidere di giocare anche con l'asta al ribasso: allora fissa un prezzo massimo che poi abbassa fino a che non arriva l'offerta.
Lo Stato italiano raccoglie i soldi in prestito per finanziare le proprie spese in maniera simile. Il battitore lo fa un funzionario del Ministero dell'Economia e delle Finanze; i compratori sono le banche e altri intermediari finanziari. Il privato cittadino può partecipare solo indirettamente, tramite la propria banca di fiducia. Che carte piazza lo Stato in un'asta competitiva? I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT): dei certificati con i quali si prendono a prestito soldi con l'impegno di restituirli, al massimo, entro dodici mesi. Più uno Stato è considerato affidabile e in salute, maggiore sarà il prezzo di vendita che realizzerà nell'asta e viceversa. Avanti, allora, chi offre di più per il lattante?
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Maggio 2020, 08:07
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