Mattanza a Los Angeles, strage di ragazzi

James Perugia
Una nuova sparatoria in America, l'ennesima. Stavolta con 13 vittime. L'altro ieri notte infatti un 29enne ex marine è entrato in un locale in California ed ha aperto il fuoco con la sua pistola calibro 45, uccidendo 12 persone prima di suicidarsi. Tra le vittime soprattutto giovani, era in corso una festa universitaria nel locale. Ucciso anche il primo agente arrivato sul posto, mentre la sparatoria era ancora in corso. Si tratta del vice-sceriffo della contea di Ventura, Ron Helus, che stava per andare in pensione dopo trent'anni di servizio.
Il killer, Ian David Long, è arrivato al locale di musica country con l'auto della madre. Vestito di nero, maschera sul volto e cappello da baseball, è entrato nel Borderline Bar and Grill e, dopo aver lanciato dei lacrimogeni, si è messo a sparare sulla folla. I testimoni raccontano che avrebbe esploso subito una raffica di una trentina di colpi. Non è ancora chiaro il motivo dell'attacco, sembra che Long fosse stato percorrso precedentemente proprio nel locale. L'uomo aveva prestato servizio in Afghanistan tra il 2010 e il 2011. Aveva problemi mentali, ma questo non gli ha impedito di acquistare l'arma legalmente. I ragazzi presenti hanno cercato di scappare dalle finestre del bar, rompendo i vetri con le sedie: chi ha potuto è corso a cercare rifugio nei bagni e sul tetto dell'edificio.
È la 307esima sparatoria di massa del 2018 negli Usa. In pratica, una al giorno.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 9 Novembre 2018, 05:01
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