Massimo Sarti
MILANO Gli Stati Uniti sono pronti a fermarsi per il 54°

Massimo Sarti
MILANO Gli Stati Uniti sono pronti a fermarsi per il 54° Super Bowl, la finale dell'NFL di football americano. Nella notte italiana tra domenica e lunedì (kick off alle ore 0,30) si sfideranno i San Francisco 49ers e i Kansas City Chiefs all'Hard Rock Stadium di Miami, in Florida. Negli States è quasi un rito pagano. Ma non è il baseball lo sport nazionale? «È il più praticato. Però è il football il più seguito in tv. E a differenza di baseball, basket e hockey la finale è secca. Poi c'è la tradizione. Il paragone non sembri banale, ma è un po' come il Festival di Sanremo, che viene visto anche da chi non è appassionato di musica». A parlarci così è Matteo Gandini, che commenterà in diretta l'evento in Italia per Dazn insieme a Roberto Gotta. Il Super Bowl sarà trasmesso anche da Mediaset Canale 20, con le voci di Federico Mastria e Alessandro Trabattoni. «L'NFL aggiunge Gandini è stata abile a creare negli anni un grande show, soprattutto con il super concerto dell'intervallo». Che a Miami vedrà sul palco Shakira e Jennifer Lopez. Ultimamente gli ascolti negli States sono calati, ma si tratta sempre di circa 100 milioni di telespettatori, con spot venduti a oltre 5 milioni di dollari per 30 secondi.
I San Francisco 49ers sono una delle squadre più conosciute nel nostro Paese, «perché era fortissima negli anni 80, inizio anni 90, quando arrivarono da noi le prime dirette e il loro quarter back era Joe Montana, che entrò nell'immaginario degli appassionati per le sue gesta e per le origini italiane». I californiani non vincono il Super Bowl dal 1995 e curiosamente ci proveranno con un altro regista oriundo (avi siciliani e abruzzesi) Jimmy Garoppolo. «Però credo che possa essere la grande occasione in particolare di Patrick Mahomes, il quarter back dei Chiefs, il prototipo del giocatore moderno». Kansas City torna al Super Bowl dopo 50 anni. Si cerca l'erede dell'eterno Tom Brady, che a 42 anni non è riuscito con i New England Patriots a qualificarsi per il decimo Super Bowl in carriera.
Gandini è esperto di tutto il mondo degli sport americani. Inevitabile chiudere con lo sconquasso creato negli States (e non solo) dalla tragica morte di Kobe Bryant: «Un lutto andato ben oltre lo sport e non sono mancati addirittura i paragoni con la scomparsa del presidente John Kennedy. La mentalità vincente di Kobe era d'esempio non solo nello sport, ma nella vita di tutti i giorni. Il Super Bowl onorerà Black Mamba vome confermato dal Commissioner NFL Roger Goodell». Da domenica si ricomincia.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Gennaio 2020, 05:01
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