Mario Landi
Nonostante mancassero solo due giorni alla fine della scuola, mercoledì

Mario Landi
Nonostante mancassero solo due giorni alla fine della scuola, mercoledì gli scolari sono usciti in lacrime. Sembravano sotto choc i bambini di terza elementare dell'istituto comprensivo Politeama di Palermo. Interrogati dai genitori, i piccoli hanno raccontato tutto. Erano appena stati duramente rimbrottati dalla maestra. Arrabbiatissima perché nella sua classe di 16 alunni, solo due avevano partecipato alla colletta per farle il regalo di fine anno.
La reazione della maestra, secondo quanto racconta Repubblica sulle colonne dell'edizione locale di Palermo - è stata violenta. «Mi auguro che da grandi non sarete come i vostri genitori, che vi stanno dando dei cattivi esempi». Ha anche rifiutato il pensierino offertole da un bambino - un segnalibro di carta fatto con le sue mani - perché aveva saputo che i suoi genitori si erano opposti alla raccolta dei soldi. Il bimbo è scoppiato a piangere e lei lo avrebbe redarguito: «Smettila, non sei un bambino dell'asilo». Ne ha preso di mira anche un altro: «Tu eri nel gruppo del regalo e poi ti sei ritirato». E ancora: «Sono contenta di diventare dirigente scolastico, così non vedrò più né voi né i vostri genitori».
I genitori hanno ascoltato il resoconto di quanto avvenuto in classe e tutti insieme hanno presentato una lettera di protesta inviata alla dirigente scolastica e al direttore dell'ufficio scolastico regionale per raccontare l'accaduto. I genitori chiedono che la maestra non insegni più in quella classe. Alcune famiglie stanno valutando se agire per vie legali contro di lei. E venerdì - ultimo giorno di scuola - la prima lezione con l'insegnante è stata disertata. «Non volevamo che i bambini incontrassero quella donna» ha commentato una mamma. Dicono che le sue sfuriate siano note. «A Pasqua aveva dato dei maleducati a noi genitori per non averle fatto gli auguri».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 10 Giugno 2019, 05:01
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