Mario Fabbroni
Trentaquattro morti avvolti nel mistero. Al punto da dover indagare

Mario Fabbroni Trentaquattro morti avvolti nel mistero. Al punto da dover indagare
Mario Fabbroni
Trentaquattro morti avvolti nel mistero. Al punto da dover indagare a fondo su quanto accaduto nelle corsie dell'ospedale Noa di Massa Carrara, dove ben 34 decessi si sono registrati in appena due mesi. Il sospetto è venuto pure ai magistrati della Procura, che ipotizzano la presenza di un batterio killer che non sarebbe stato adeguatamente fronteggiato sotto il profilo sanitario.
Anzi, nessuno si sarebbe allarmato per quei pazienti (in maggioranza anziani) che hanno affollato l'obitorio invece di tornare guariti alle loro abitazioni. Così il primario di medicina genarale, Alessandro Pampana. è finito nel registro degli indagati. La vicenda è iniziata nel febbraio scorso con un esposto firmato da Stefano Benedetti, all'epoca consigliere di Forza Italia e ora presidente del Consiglio comunale, che chiedeva alla Procura di fare chiarezza. L'indagine quindi è stata aperta con un fascicolo per omicidio colposo per la morte di Fernarda Ballerini, la donna deceduta al Noa il 31 dicembre del 2017. Successivamente sotto esame sono finiti tutti i decessi avvenuti nel reparto di medicina dell'ospedale delle Apuane nel periodo compreso tra il 20 dicembre 2017 e il 10 gennaio 2018.
Benedetti definì quelle morti «sospette» e raccontava che gli era stato riferito «di pazienti entrati in ospedale per patologie ben diverse dalle infezioni, magari per problemi di tipo ortopedico, ma deceduti per gli effetti di contagio da batterio, in particolare da clostridium». La Direzione sanitaria replicò che il numero dei decessi non era affatto anomalo. Ma sta di fatto che ora la Procura ha nominato due periti, che esamineranno tutte le cartelle cliniche per svelare il mistero dei decessi in corsia.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Settembre 2018, 05:01
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