Mario Fabbroni
Dalle terra vergine di Pompei, 66 ettari mai scavati prima, vengono

Mario Fabbroni Dalle terra vergine di Pompei, 66 ettari mai scavati prima, vengono
Mario Fabbroni
Dalle terra vergine di Pompei, 66 ettari mai scavati prima, vengono fuori tesori che meravigliano perfino gli esperti archeologi: anfore, lucerne, affreschi, vasellame. Ma tra le nuove sorprese del sito italiano più visitato dai turisti stranieri, la più straordinaria riguarda il cosiddetto vicolo con i balconi aggettanti.
Costruzioni tornare alla luce praticamente integre, protette da una gigantesca coltre di lava solidificata.
I balconi e le case di questa zona dell'antica Pompei hanno resistito alla furia dell'eruzione del 79 d.C., lasciando che oggi (nel terzo millennio) possiamo addirittura ammirare la traccia dei parapetti e delle coperture in tegole, ma anche le anfore del vino ancora rovesciate in un angolo ad asciugare al sole. «Per Pompei la conservazione del piano superiore è una rarità», sottolinea il direttore del Parco Archeologico, Massimo Osanna. I quattro balconi ritrovati verranno restaurati e inseriti in un percorso tutto nuovo, che collegherà la via di Nola con il vicolo delle Nozze d'Argento. «Sono case di buon livello quelle che stiamo ritrovando ina questa nuova fase di scavi», fa notare ancora Osanna. Accanto, nello stesso complesso ma affacciata su un lato diverso della via, sta tornando alla luce una seconda residenza con un bel giardino quadrato che all'epoca dell'eruzione doveva essere in via di rifacimento: «Con tutta probabilità lavori di ristrutturazione dopo il devastante terremoto del 62 d.C.». Pompei ha ancora tante storie da raccontare.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 18 Maggio 2018, 05:01
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