Mario Fabbroni
Da sabato scorso alloggiavano in un B&B del centro storico di

Mario Fabbroni
Da sabato scorso alloggiavano in un B&B del centro storico di Napoli. Freschi sposini, hanno lasciato Wuhan lo scorso 20 gennaio, ovvero quando il contagio da coronavirus stava assumendo i contorni dell'epidemia, perché non hanno voluto rinunciare alla luna di miele. Il 21 la coppia è sbarcata in aereo a Fiumicino, dove i controlli sanitari non hanno evidenziato problemi, e da qui ha raggiunto Napoli. Poi l'uomo (un 28enne) ha cominciato ad accusare un malessere: ricoverato all'ospedale Pellegrini, è stato trasferito ieri al Cotugno, struttura specializzata per le malattie infettive, con un'ambulanza del 118 (già bonificata) partita dall'ospedale del Mare.
Gli esami finora eseguiti non hanno evidenziato la presenza di altri virus: potrebbe quindi trattarsi di coronavirus, ma una diagnosi definitiva si avrà solo oggi con il test sui campioni inviati allo Spallanzani di Roma che ha il kit specifico. Negativo invece il risultato per un paziente ancora ricoverato a Pistoia.
PAURA EUROPEA. In Germania c'è un altro caso che fa più paura: quello di un uomo che avrebbe contratto la patologia senza mostrare alcun sintomo. E un quarto caso di coronavirus è stato accertato in Francia su un turista cinese di circa 80 anni. L'uomo, ha riferito Jerome Salomon (direttore generale del ministero della Salute), si trova in «condizioni gravi» ed è ricoverato a Parigi: proviene dalla provincia di Hubei, la più colpita.
GLI USA PREOCCUPATI. La Casa Bianca sta valutando l'imposizione di restrizioni sui viaggi da e verso la Cina di fronte al dilagare dei casi mortali. Non solo. Trump ha chiesto alla Cina «più trasparenza» e vuole inviare un team di esperti per monitorare da vicino le contromisure prese da Pechino per arginare una possibile pandemia.
L'EVACUAZIONE. Per chi intende tornare in patria tra i circa 70 italiani che si trovano a Wuhan, epicentro del virus 2019-nCoV, la Farnesina sta organizzando un trasporto aereo. L'esodo sarà volontario, mentre Francia e Gran Bretagna hanno ordinato a tutti i loro connazionali (circa 400) di lasciare la Cina.
NUMERI NON VERITIERI. «Il numero di casi e di morti che viene reso noto in questi giorni è molto probabilmente sottostimato, anche perchè quelli resi pubblici sono solo i casi confermati, mentre molti sospetti devono ancora essere analizzati», attacca Gianni Rezza direttore del Dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di Sanità.
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Gennaio 2020, 05:01
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