Mario Fabbroni
«Da quello che si è capito, Antonio è in coma e

Mario Fabbroni «Da quello che si è capito, Antonio è in coma e
Mario Fabbroni
«Da quello che si è capito, Antonio è in coma e non si può operare per la posizione gravissima del proiettile, che ha colpito la colonna, alla base del cranio, vicino alla spina dorsale».
Sono parole agghiaccianti quelle pronunciate lentamente da Danilo Moresco, papà di Luana, fidanzata di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista rimasto gravemente ferito nell'attentato terroristico a Strasburgo. Ventinove anni, originario di Trento, Megalizzi ha un sogno: «Fare il giornalista, ci sarebbe riuscito in pochi mesi - racconta ancora il papà della sua fidanzata -. Sta per prendere il tesserino, è partito con grande entusiasmo per seguire i lavori del Parlamento europeo a Strasburgo con il progetto radiofonico Europhonica». Luana ora è al suo capezzale, piange disperata ma spera in un miracolo.
La famiglia Megalizzi è originaria di Reggio Calabria, ma nel 1990 si è trasferita a Trento quando Antonio aveva appena 5 mesi. Già durante gli studi all'università di Trento e di Verona, il giovane ha iniziato a lavorare in radio, sia come speaker che come giornalista, ultimamente soprattutto per radio 80 Forever Young di Rovereto.
Antonio stava passeggiando in una strada vicina a quella dove si tiene il mercatino di Natale a Strasburgo: era in compagnia di due colleghe quando «da un angolo è spuntato l'attentatore», che molto probabilmente era in fuga. L'uomo ha colpito Megalizzi e un altro ragazzo franco-polacco, che è caduto a terra insieme a lui, e di cui al momento non si hanno notizie. Le due colleghe di Megalizzi sono riuscite a rifugiarsi nel sottoscala di un bar. Sono ancora sotto choc.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Dicembre 2018, 05:01
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