Mario Fabbroni
Cento scosse di terremoto a 100 anni di distanza dal terribile

Mario Fabbroni Cento scosse di terremoto a 100 anni di distanza dal terribile
Mario Fabbroni
Cento scosse di terremoto a 100 anni di distanza dal terribile sisma del 1919, che fece un centinaio di morti e che mise in allarme la vicina Firenze. Il Mugello ha tremato di nuovo alle ore 4.37 di ieri, quando si è registrato il picco di magnitudo 4.5: ma lo sciame - che ha avuto molti eventi sopra il livello 3.0 e che è iniziato la sera dell'Immacolata, lascia danni al patrimonio edilizio abbastanza limitati ed ha causato meno di 300 evacuati.
BINARIO MORTO. Il problema maggiore è stato quello ai convogli dell'Alta Velocità, bloccati nel nodo ferroviario di Firenze per diverse ore: bisognava fare controlli a binari e gallerie (poi i treni sono ripartiti), però il problema si è protratto per l'intera giornata con ritardi mostruosi.
IL SISMOLOGO. Antonio Piersanti, sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), ha avvertito: «Non possiamo escludere nulla, neppure scosse di magnitudo più significativa».
La notte è stata insonne per gli abitanti di Barberino di Mugello, Galliano, Sant'Agata, Scarperia, San Piero a Sieve, Dicomano, Vicchio, Borgo San Lorenzo, località adagiate sulla faglia Ravenna-Piombino, dove il colpo con magnitudo 4.5 (che ha pure svegliato gli abitanti di Firenze, Prato e Pistoia) ha convinto tutti a uscire di casa.
STRADE OK. Gli edifici hanno retto bene, tranne la chiesa di San Silvestro a Barberino che ha avuto loggiato e facciata lesionati, il municipio inagibile per crepe al terzo piano, lo stabile che ospita poste e carabinieri forestali off limits. Altri danni evidenti al convento di Bosco dè Frati e alla chiesa greco-ortodossa di San Bartolomeo a Petrona. Per il resto si parla, per gli edifici più danneggiati, di cadute di calcinacci, di crepe nei muri di tramezzo degli appartamenti, di intonaci staccati: le strutture portanti in cemento armato però sembrano aver tenuto bene ovunque. Qualcuno comunque non può rientrare in casa, poco meno di 300 persone che saranno ospitate anche in tenda. Indenne la viabilità: ponti e viadotti non hanno avuto lesioni e la Protezione civile esclude rischi. Le scuole resteranno anche oggi.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Dicembre 2019, 05:01
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