Mario Fabbroni
«Abbiamo raggiunto la vetta dell'Everest ed ora speriamo

Mario Fabbroni «Abbiamo raggiunto la vetta dell'Everest ed ora speriamo
Mario Fabbroni
«Abbiamo raggiunto la vetta dell'Everest ed ora speriamo che inizi la discesa». Commosso ma felice, Paolo Montresor (il papà del piccolo Alessandro Maria, che per tutti è solo Alex)ha espresso la propria gioia per le prossime dimissioni del suo bimbo in seguito al successo del trapianto di staminali. «Nei prossimi mesi - ha raccontato parlando all'Ospedale Bambino Gesù di Roma - tornerò a lavorare a Londra e farò il pendolare nel weekend. Dopo l'estate speriamo di iniziare una nuova vita».
La vicenda del piccolo Alex, bisognoso di un trapianto che a Londra non erano stati in grado di assicurare, ha creato una tale partecipazione in Italia che addirittura migliaia di persone - nello scorso ottobre - si radunarono spontaneamente (dopo un tam tam su Facebook), in piazza del Plebiscito a Napoli per donare il midollo. «Spero che la mobilitazione a favore della donazione del midollo che si è creata grazie al caso di Alex continui - ha aggiunto Paolo Montresor - per dare speranze a tante persone. La donazione è importante, non è invasiva ed è un grande atto di amore». In soli due mesi e mezzo, infatti, ben 23 mila persone si sono iscritte al registro italiano dei donatori di midollo osseo a seguito della vicenda. «Dobbiamo ringraziare gli italiani che hanno un cuore d'oro, e che hanno dimostrato di non essere razzisti o di voler emarginare», ha detto il ministro della Salute Giulia Grillo.
Il padre di Alex ha voluto ringraziare tutti ma in particolare il professor Franco Locatelli, primario del reparto di Onco-ematologia: «Siamo stati affascinati dall'empatia mostrata da tutte le persone dell'ospedale».
Così Mariella Enoc, presidente del Bambino Gesù ha suonato «quella campanella che avevo promesso di far sentire ogni volta che guarisce un nostro piccolo paziente. Stavolta la suono per Alex».
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Gennaio 2019, 05:01
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