Marco Lobasso
Le ombre sono lunghe, lunghissime. Lo sport si è fermato ai

Marco Lobasso Le ombre sono lunghe, lunghissime. Lo sport si è fermato ai
Marco Lobasso
Le ombre sono lunghe, lunghissime. Lo sport si è fermato ai tempi del coronavirus e la mente corre, inevitabile, a tutto quello che gira attorno. Compreso la sospensione, ovvia, di ogni controllo antidoping, sia in gare sia fuori. La paura c'è ed è quella che, in una situazione di vacatio così allucinante, l'utilizzo del doping rifiorisca in breve e tanto. Certo, non ci sono le competizioni, ma quando ci saranno potrebbe succedere che pronti via qualcuno potrebbe trovarsi magicamente già al massimo della condizione. Altro che allenamenti durissimi e a casa. Il rischio c'è, inutile nasconderlo, chi sbaglia sapendo di sbagliare può farlo ancora. Un problema ulteriore per lo sport mondiale, in queste settimane dove è saltato tutto, e con calendari impossibili da riorganizzare.
Intanto, prendiamo nota di un dato importante: con il rinvio di un anno delle Olimpiadi di Tokyo, centinaia di squalificati che non avrebbero potuto partecipare ai Giochi, nel 2021 lo potranno fare. Tutto lecito e giusto, ci mancherebbe, ma il numero è alto, altissimo. E fa riflettere. Un colpo di fortuna, soprattutto nell'atletica (come censito dal sito Atletica Live) dove spiccano nomi importanti come la medaglia d'argento olimpica (poi revocata) sui 1500 donne, Gamze Bulut, turca o il campione del mondo under 20, il marocchino Yassine Bensghir.
Quando tutto tornerà alla normalità, la Wada ha promesso «controlli mirati» per colmare il gap; gli esperti si dicono sicuri che vale sempre la regola del passaporto biologico: con valori sfalsati dopo 6 mesi ci sarebbe sicuramente qualcosa che non va. Speriamo bene.
E' preoccupato il professor Sandro Donati, allenatore di atletica e maestro dello sport, da sempre impegnato nella lotta al doping nello sport: «C'è il rischio enorme, quasi una certezza, che le pratiche dopanti aumentino in questo periodo. Già gli atleti puliti sono in difficoltà rispetto a chi bara, figurarsi dopo queste settimane senza allenamenti». Cone fare, quindi? «Bisognerà essere pronti con i sistemi antidoping fin da subito, scoraggiare chi gioca sporco. Purtroppo le date dei grandi eventi che si allungano non aiutano».

Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Aprile 2020, 05:01
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