Lorena Loiacono
Passerà alla storia come la maturità del 2020, quella
Passerà alla storia come la maturità del 2020, quella del coronavirus: l'esame di Stato quest'anno deve inevitabilmente fare i conti con l'emergenza sanitaria. Le scuole sono chiuse, dal 5 marzo ormai, ma gli esami si faranno: a distanza di sicurezza ovviamente. I candidati, come spiegato ieri dalla ministra all'istruzione Lucia Azzolina in una diretta con Skuola.net, non dovranno sostenere più i due scritti previsti a livello nazionale, quello di italiano e quello di indirizzo, ma solo la prova orale. Si parte il 17 giugno, data inizialmente fissata per lo scritto di italiano: il colloquio non vedrà né sorteggi di buste con le domande dentro, né tesine multidisciplinari da presentare. L'orale partirà da un argomento concordato prima con i docenti.
La decisione è legata alla necessità di garantire ai ragazzi un esame compatibile con i programmi realmente svolti finora: l'anno scolastico infatti si chiuderà con la didattica a distanza e con tutte le difficoltà che ne conseguono. Da qui anche la decisione di convocare in commissione tutti docenti interni, tra cui quello di italiano e quello di indirizzo: solo il presidente di commissione sarà esterno. Sulla stessa linea anche la decisione di partire da un argomento concordato prima, un modo per mettere a suo agio lo studente e per garantirgli domande su argomenti svolti. All'esame saranno tutti ammessi e per il voto finale potranno contare sui voti dell'ultimo triennio: prima per arrivare a 100 erano previsti massimo 40 crediti legati al triennio e 60 punti per le tre prove. Ora il colloquio peserà per 40 punti e il percorso pregresso per 60. «L'esame ha spiegato Azzolina- rappresenta la conclusione di un percorso e ora deve essere valorizzato idi più: sarà un giusto riconoscimento all'impegno». La ministra ha poi ribadito che si tornerà in classe a partire da settembre.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 30 Aprile 2020, 05:01
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