Lorena Loiacono
L'autunno è già caldo, nelle scuole di Roma. Ieri è

Lorena Loiacono L'autunno è già caldo, nelle scuole di Roma. Ieri è
Lorena Loiacono
L'autunno è già caldo, nelle scuole di Roma. Ieri è iniziata infatti la stagione delle occupazioni all'Istituto tecnico commerciale Arangio Ruiz di viale Africa, all'Eur, dove i ragazzi hanno preso possesso della scuola per una protesta costruttiva. In che senso? Nel senso che non c'è molto di politico nelle motivazioni dell'occupazione, come spesso accade nella maggior parte delle scuole, ma qualcosa di molto pratico: il cortile da pulire, gli spazi da mantenere primo fra tutti quello riservato al campo da basket e le scritte sulle pareti, da rimuovere.
Con queste motivazioni, quindi, ieri mattina prima dell'apertura della scuola un gruppo di ragazzi è entrato e ne ha preso possesso. In mattinata erano circa 150 gli occupanti, mentre uno striscione appeso alle finestre recitava: Ruiz occupato. Dubitate di noi, ora. Dentro gli occupanti e fuori i genitori e chi, comunque, non era d'accordo. A cominciare dalla dirigente scolastica Giuliana Ventricelli che ha espresso tutto il suo disappunto in una comunicazione diretta alle famiglie: «Tutte le attività dell'Istituto sono sospese - ha spiegato - a causa dell'occupazione della scuola da parte di alcuni studenti. Esprimo il mio rammarico per l'atto antidemocratico perpetuato anche nel corrente anno scolastico».
Il Ruiz non è nuovo a proteste così forti, negli anni passato i ragazzi occuparono l'istituto anche per la mancanza di docenti. Quest'anno si tratta di problemi legati alla struttura e alla manutenzione degli spazi, compresi quelli esterni. I ragazzi puntano il dito infatti su quella parte del cortile che potrebbe essere utilizzata per giocare a basket o per svolgere comunque attività all'estero ma resta invece inaccessibile per la presenza di rami caduti a terra con il vento e mai rimossi. Ieri niente lezione, quindi, e oggi si andrà avanti così anche se, stando alle prime informazioni giunte dagli occupanti, la protesta potrebbe finire oggi stesso agganciandola al Ponte di Ognissanti. Se così fosse, i giorni di stop della didattica sarebbero solo due ma i disagi riguardano anche le altre attività: ieri infatti si sarebbero dovute svolgere le elezioni delle rappresentanze dei genitori e degli alunni, già previste, ma così non è stato. Andranno riprogrammate.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 31 Ottobre 2019, 05:01
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