Lorena Loiacono
Due studenti su 3 oggi torneranno in aula, gli altri resteranno

Lorena Loiacono
Due studenti su 3 oggi torneranno in aula, gli altri resteranno a far lezione online. Si tratta di circa 5,6 milioni di ragazzi, dei circa 8,5 complessivi, per i quali si spegneranno i computer dopo settimane di lezioni online.
LA MAPPA. Riaprono infatti le classi dall'asilo alla scuola superiore nelle regioni arancioni come Lazio, Veneto, Marche, Abruzzo, Liguria, Basilicata, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria, provincia di Trento e provincia autonoma di Bolzano. Si torna in presenza anche nelle zone rosse, come Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Valle d'Aosta e Campania, ma solo fino alla prima media compresa, tutti gli altri in didattica a distanza.
LE REGOLE. Si torna in classe con il vecchio distanziamento di un metro tra i banchi singoli e la mascherina sempre obbligatoria. Le regole interne infatti non sono state modificate. Cambiano invece le procedure di allerta: devono essere uniformate, per non mandare in tilt le scuole. Gli istituti sono infatti in attesa di un protocollo unico, allo studio del ministero della salute, per far sì che le procedure da seguire siano uguali per tutti. In caso di positività infatti, fino ad oggi, ci sono state troppe differenze da istituto ad istituto sui tempi della quarantena, sulle persone da coinvolgere e sull'attesa dei tamponi. Le Asl hanno avviato procedure spesso diverse tra loro, ora dovrà arrivare un iter nazionale.
ALLERTA MERENDINE. Il diktat resta sempre lo stesso: evitare assembramenti, anche davanti alle macchinette del caffè e delle merendine. Potrebbero essere spente se diventano motivo di assembramenti. Occhi puntati allora anche su cortili e portoni di ingresso, la vigilanza deve essere intensificata. Anche perché il rischio è altissimo: se salgono i contagi, si richiude.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Aprile 2021, 05:01
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