Lorena Loiacono
Ci manca solo una X sullo sfondo. Per il resto c'è tutto:

Lorena Loiacono Ci manca solo una X sullo sfondo. Per il resto c'è tutto:
Lorena Loiacono
Ci manca solo una X sullo sfondo. Per il resto c'è tutto: la bella ragazza che introduce il contest, i tre giudici in plancia che scimmiottano quelli veri e poi c'è chi sogna di diventare cantante, attore, ballerino o addirittura mago. C'è di tutto, insomma, nello spot con cui Atac lancia il casting per la festa di Natale. Una sorta di Corrida aziendale, i lavoratori insorgono: «Non siamo pagliacci». Ma Atac gli risponde: «Riscopriamo la voglia di stare insieme». E i romani restano senza parole.
Un video di Atac sta infatti pubblicizzando le audizioni previste per il 21 e 22 novembre nella sede di via Prenestina per coinvolgere i dipendenti in un talent de' noantri. I più divertenti potranno esibirsi davanti ai colleghi in occasione dell'evento di fine anno. Inevitabili malumori e ironia. Canta che ti passa, direbbe infatti qualcuno, di fronte ai guai del trasporto pubblico romano. «Speravo non fosse vero ma purtroppo è tutto vero commenta Claudio de Francesco, segretario Faisa Sicel- abbiamo un'azienda che sta sull'orlo del precipizio e si sprecano risorse economiche così. I lavoratori sono persone serie, che amano il proprio lavoro, e nessuno si permetta di ridicolizzarli trattandoli da pagliacci. Siamo un'azienda di trasporto, non un cabaret». Atac ha risposto alle critiche spiegando che l'iniziativa serve a ricreare la voglia di stare insieme, per quel senso di appartenenza che è venuto a mancare. Ma non è bastato, ieri infatti tra autisti e macchinisti il trending topic era uno solo: #iomidissocio. Sul piede di guerra anche l'opposizione in Campidoglio: «Al di là del fatto che Atac non goda di ottima stima in città spiega Ilaria Piccolo, consigliera Pd credo che le metro chiuse e gli autobus che non passano siano il segno tangibile delle difficoltà dell'azienda. Capiamo che il Natale possa essere un'occasione piacevole per far sentire i colleghi in famiglia ma è necessario ridare dignità agli autisti e alla divisa che portano, come diretta emanazione del Comune, soprattutto ora che diventano bersaglio di sassaiole e botte».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 11 Novembre 2019, 05:01
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