LO SCONTRO

Alessandra Severini
Il decreto Dignità, difeso a spada tratta dal ministro del Lavoro Luigi Di Maio, non piace agli industriali. Secondo Confindustria, infatti, la perdita di posti di lavoro, causata dalla stretta sui contratti a termine, sarà anche peggiore di quella prevista - e fortemente contestata dal ministro - dall'Inps (3.300 lavoratori in meno nel 2018 e 8 mila l'anno dal 2019 al 2028). Il direttore generale di viale dell'Astronomia, Marcella Panucci, ha chiesto al governo di non fare «brusche retromarce» sul lavoro, e di agire più che sui contratti a tempo determinato, nei numeri in linea con la media europea, sul cuneo fiscale, unica strada per far crescere l'economia e creare posti di lavoro.
Una valutazione che ha mandato su tutte le furie il leader pentastellato che ha accusato l'organizzazione di fare «terrorismo psicologico».
A far da paciere ci ha provato il premier Giuseppe Conte: «Confindustria fa la sua parte, ma secondo me fraintende. A leggere con attenzione il decreto dignità si accorgerà che non ha nulla da temere». Quel che è certo è che durante l'iter parlamentare il decreto subirà delle variazioni. Lo stesso esecutivo sta studiando la possibilità di inserire nel testo già una misura che alleggerisca il costo del lavoro e anche degli incentivi per chi trasforma i contratti precari in tempi indeterminati. Per sostenere la stabilizzazione dei contratti potrebbe essere previsto un meccanismo di credito d'imposta che consenta alle imprese di recuperare i costi aggiuntivi per i rinnovi dei contratti a tempo (lo 0,5%). Verranno poi quasi certamente reintrodotti i voucher, come chiede la Lega e resi utilizzabili nei settori dell'agricoltura e del turismo. «Non torneremo a un uso selvaggio dei buoni lavoro», ha assicurato Di Maio. Il testo è arrivato questa settimana sul tavolo delle Commissioni Finanze e Lavoro della Camera e domani scade il termine per la presentazione degli emendamenti. L'obiettivo è licenziare il testo entro la settimana per poi consentire al Parlamento di convertirlo entro l'11 settembre.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 19 Luglio 2018, 05:01
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