La vittoria dei piccoli centri

James Perugia
Bolzano si conferma al primo posto delle province in cui si vive meglio in Italia, seguita da Trento e Belluno. Roma è la città che registra il peggior risultato rispetto all'anno scorso, perdendo 18 posizioni (da 67esima ad 85esima), seguita da Firenze (da 37esima a 54esima).
Il dato principale che emerge dall'indagine, condotta da Italia Oggi con l'Università La Sapienza di Roma, è che aumenta il divario tra piccoli e grandi centri. Si vive meglio nei primi, mentre aumentano le difficoltà nei secondi (come testimoniato dal crollo della capitale). Fanalino di coda della classifica è Vibo Valentia.
La valutazione sulla qualità della vita si basa su nove elementi: affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita. La sorpresa è Siena, che recupera sette posizioni e si piazza quarta seguita da Pordenone e Parma, che guadagnano a loro volta posizioni rispetto al 2017. Vanno forte anche Aosta e Sondrio, che partivano dal 18esimo e 16esimo posto della passata edizione e si piazzano rispettivamente settima e ottava.
La capitale del lavoro Milano non spicca in questa classifica, ma guadagna comuqnue due posizioni: dal 57esimo al 55esimo posto. Torino perde una posizione ed è 78esima, mentre Napoli è stabile in terzultima posizione. Nonostante tutto, la buona notizia è che mediamente in Italia non si vive male: in 59 province su 110, infatti, la qualità di vita è buona o accettabile.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Novembre 2018, 05:01
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