La rivolta dei Gilet gialli paralizza la Francia. Oltre 300 mila persone sono scese

La rivolta dei Gilet gialli paralizza la Francia. Oltre 300 mila persone sono scese
La rivolta dei Gilet gialli paralizza la Francia. Oltre 300 mila persone sono scese nelle piazze d'oltralpe tra sabato e domenica contro l'aumento del prezzo dei carburanti, deciso dal governo per diminuire le emissioni di Co2, indossando i Gilets jaunes ovvero quelli obbligatori e catarifrangenti presenti sulle auto per le soste in emergenza. Il movimento, che non ha nessuna appartenenza politica, è partito sui social media ed è finito sotto le finestre dell'Eliseo, con i manifestanti che a suon di marsigliese hanno chiesto a Macron di dimettersi.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un post di una cittadina comune, Jacline Mouraud, che il 18 ottobre scorso ha caricato su Facebook un video in cui diceva: Ho due cosette da dire a Emmanuel Macron e al suo governo: quando smetterete di accanirvi contro noi automobilisti?. Il video è diventato virale e ha dato vita alla mobilitazione di un movimento che parte dalle campagne francesi con difficoltà economiche, esasperata dalle tasse, dove la macchina non è un lusso, ma un mezzo per andare a lavoro e che non potrebbero mai permettersi un'auto di nuova generazione e che spendono una parte sempre più importante del loro stipendio per fare il pieno. Il 73% dei francesi, quindi non i parigini ma gli altri residenti del Paese, approva la rivolta e spera possa ottenere risultati tangibili. Ieri la protesta è arrivata fino a Disneyland, il parco divertimenti a una trentina di chilometri da Parigi. I manifestanti, sorvegliati dalla polizia, hanno bloccato alcuni accessi consentendo ai visitatori di entrare gratuitamente. Fra le diverse forme di protesta dell'onda gialla, i blocchi stradali e le cosiddette operazioni lumaca in cui gli automobilisti guidano a velocità particolarmente ridotta.
Nelle manifestazioni ha perso la vita una donna e oltre 200 persone sono rimaste ferite: 6 in modo grave. I blocchi stradali - meglio definiti come punti di tensione - sono stati oltre duemila. (I.D.G.)
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Novembre 2018, 05:01
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