La Fondazione Gimbe: «Meno tamponi in 9 Regioni». I governatori: dati fantasiosi

Dopo l'attacco diretto alla Lombardia sulle modalità di diffusione dei dati del contagio la Fondazione Gimbe lancia nuove accuse allargando il campo a nove regioni d'Italia. Il tema è la diminuzione dei tamponi. Nell'analisi compresa tra il 23 aprile al 10 giugno i numeri avrebbero riscontrato un calo del 12,6% a ridosso della Fase 2. «Il trend dei tamponi diagnostici è crollato del 20,7% in prossimità delle riaperture del 4 maggio, per poi risalire e precipitare nuovamente del 18,1% in vista delle riaperture del 3 giugno», dichiara il presidente Cartabellotta. Nel mirino, in particolare, Lombardia, Veneto e Campania. «Ennesimi, inqualificabili, gravi attacchi: la Regione di Attilio Fontana ha fatto 845.618 tamponi, contro i 645.309 fatti complessivamente da Lazio, Campania e Puglia», fa sapere la Lega. «Risulta incomprensibile la modalità di calcolo con la quale la Fondazione Gimbe sia giunta alle sue conclusioni, che non corrispondono alla realtà», risponde il Veneto.
C'è anche da dire come il lockdown e le misure di distanziamento abbiano diminuito la circolazione del virus in Italia e di conseguenza la richiesta di tamponi, con meno persone contagiate. (S.Pie.)

Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Giugno 2020, 05:01
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