La fascia verde non ha cartelli: «Rischio annullamento multe»

La fascia verde non ha cartelli: «Rischio annullamento multe»
Lungo le strade di Roma non si incontrano cartelli in grado di indicare dove inizia e dove finisce la cosiddetta Fascia Verde, all'interno della quale è interdetta la circolazione ai veicoli più inquinanti e ai diesel fino a Euro 6, come previsto dall'ordinanza anti-smog emanata dalla sindaca Virginia Raggi. Chiedendo ai vigili non si riescono a ottenere indicazioni più precise.
E per gli automobilisti romani, costretti a destreggiarsi in una mappatura complicatissima, il rischio è di incorrere in multe salate. Ma per questi tre giorni, in caso di contravvenzione, esistono gli estremi per fare ricorso e chiedere l'annullamento della multa: «Raggiungere il pronto soccorso di un ospedale o, ad esempio, accompagnare i bambini a scuola sono situazioni di necessità in cui ci può ritrovare nella quotidianità - spiega l'avvocato Filippo Carusi - Pertanto, in tutti i casi di urgenza, i cittadini possono fare ricorso contro la multa». Non solo: «Per di più - osserva ancora l'avvocato - esiste un'incertezza assoluta nella delimitazione della Fascia verde; non sono stati pubblicizzati i confini di questa area, cosa che può ingenerare parecchia confusione nel cittadino. Quindi, nei casi di urgenza, questa incertezza potrebbe essere un ulteriore motivo per opporsi davanti al giudice di pace».
Il divieto, comunicato senza largo preavviso, nel bel mezzo della settimana, ha infatti messo in difficoltà migliaia di romani. Tra chi è stato impossibilitato a raggiungere il posto di lavoro senza la propria auto, chi ha dovuto utilizzarla per recarsi fuori città per i più disparati motivi. Chi non ha potuto fare a meno di accompagnare e riprendere i propri figli a scuola. E chi ha dovuto raggiungere con urgenza l'ospedale. (F. Sci.)
Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Gennaio 2020, 15:47
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