La danza per il grande pubblico, la musica classica per quello di nicchia. Dopo

La danza per il grande pubblico, la musica classica per quello di nicchia. Dopo
La danza per il grande pubblico, la musica classica per quello di nicchia. Dopo il grande successo di Ballando con le stelle, che nell'edizione appena conclusa ha sistematicamente battuto il competitor Amici, Milly Carlucci conduce ora Il sogno del podio, un talent per direttori d'orchestra esordienti in onda ogni giovedì alle 21.15 su Rai5.
Come le è venuto in mente questo programma?
«Anni fa a Londra andai a vedere la competizione biennale di direttori d'orchestra creata da Donatella Flick nel 1990 e patrocinata dal principe Carlo d'Inghilterra, alla quale partecipano giovani europei pieni di sogni e ambizioni. Mi emozionai e pensai che potesse diventare un programma televisivo. Ma prima di tutto dovevo convincere loro a volersi contaminare con la televisione, dimostrando di non avere il desiderio di divorarli».
E i dirigenti Rai li ha convinti subito?
«Ho convinto Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura. E non è poco perché è vero che Rai5 è un canale dedicato ma questa è un'operazione un po' strana, in quanto rende pop un evento classico e che ad alcuni può sembrare antico. Ma questi ragazzi, con le loro storie e le loro emozioni, sono molto contemporanei, sono televisione di oggi».
Cosa accadrà nelle restanti due puntate?
«Nella prossima verranno scelti i tre finalisti, che nell'ultima si contenderanno il premio in denaro ma soprattutto un prestigioso contratto di un anno come assistente del direttore d'orchestra della London Symphony: un vero trampolino di lancio».
Un commento sull'ultima edizione di Ballando?
«È stata molto bella, trascinata dalle storie dei nostri concorrenti. Perché sicuramente si balla ma è quello che ognuno porta a fare la differenza».
Quest'anno ha sempre vinto la gara degli ascolti.
«Noi in realtà non abbiamo mai fatto la gara sui numeri: è chiaro che ti devi preoccupare se il programma va male, ma se si guarda troppo agli ascolti si rischia di snaturare il proprio prodotto, è importante invece interpretare il flusso emotivo del pubblico».
Aveva dichiarato di volere Maria De Filippi ballerina per una notte: come è andata a finire?
«Ci siamo sentite con grande carineria reciproca e ci siamo ripromesse di invitarci a vicenda in una delle prossime edizioni».
Quando ripartirà la macchina organizzativa?
«La macchina non si ferma mai: torneremo in onda a marzo e quindi c'è già da pensare al cast della prossima edizione, per superarsi, e a Ballando on the road, che riprenderà ad ottobre con 7 tappe in giro per l'Italia, per poi approdare in televisione prima o in contemporanea al torneo serale».
Ha anche altri progetti?
«Sì, stiamo ragionando con la rete su altre cose. Spero di riuscire a farne una in particolare: una sfida ma molto divertente, un vero programma scacciapensieri».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Giugno 2019, 05:01
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