L'ESPERTA

Anna Maria Giannini, docente di Psicologia dell'ateneo romano Sapienza e psicologa dell'Ordine Psicologi del Lazio, perché stare molto davanti allo schermo riduce le capacità cognitive dei bimbi?
«L'esposizione ripetuta e prolungata alla Rete, con le facilitazioni che questa offre nel reperire informazioni e altro, causa un abbattimento delle capacità cognitive perché, di fatto, si usano meno. Non ci si affatica a cercare informazioni, si diventa sostanzialmente fruitori passivi».
A quale età si può dare uno smartphone o un tablet a un bambino?
«Non esiste un'età precisa. Se il bimbo usa i giochi dello smartphone, monitorato da un adulto, può farlo già da piccolo. A incidere è anche il tempo di uso, che deve essere calcolato in base a quello dedicato alle altre attività che possono favorire il suo sviluppo: dalla conversazione con gli adulti allo sport».
Dobbiamo preoccuparci per gli adulti di domani?
«Tutte le capacità che non usiamo, si riducono. Questo ha un peso ancora maggiore nella fase di sviluppo, ma vale ad ogni età. Quindi, ci dobbiamo preoccupare per quelli di domani e anche per quelli di oggi».(V.Arn.)

Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Giugno 2022, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA