L'ESECUZIONE

Emilio Orlando
Quei quattro spari di sabato sera al Tufello, due dei quali hanno freddato il pregiudicato quarantatreenne albanese Gentian Kasa, hanno riaperto secondo gli investigatori una vecchia faida criminale. «Una guerra per contendersi lo spaccio a Roma è scoppiata», racconta un investigatore. Ruggini e vendette che arrivano dagli anni in cui la vittima, che stava rientrando nel carcere di Rebibbia dopo aver usufruito di un permesso premio, era inserita in un grosso giro di narcotraffico e che probabilmente aveva tradito qualcuno.
È una delle piste investigative seguite dai detective della sezione omicidi della squadra mobile capitolina, che insieme ai magistrati direzione distrettuale antimafia indaga sull'agguato che ha insanguinato il quartiere che oggi, come ieri è attraversato dalle stesse dinamiche criminali. Subito dopo la feroce esecuzione, nella zona è scattata la caccia ai killer che secondo alcuni testimoni oculari sarebbero fuggiti a bordo di uno scooter. L'arma del delitto è una pistola semiautomatica calibro 7,65, lo stesso utilizzato per uccidere Fabrizio Piscitelli detto Diabolik lo scorso 7 agosto al parco degli Acquedotti.
I colpi che hanno ucciso Gentian Kasa, sono stati sentiti da tutto il vicinato dell'elegante palazzina in cortina di via Gabrio Casati, catapultando nel terrore gli abitanti. Proprio negli ultimi mesi, gli equilibri del narcotraffico romano sono stati disarticolati da diverse operazioni antidroga di polizia, carabinieri e della guardia di finanza, che hanno smantellato organizzazioni verticistiche organizzate militarmente composte da malviventi calabresi e del paese delle aquile, come quella gestita dal clan Marando di Platì al tiburtino. Un commando criminale composto da ndranghetisti ed albanesi, come evidenziato più volte dal procuratore Nicola Gratteri, che opera nell'illegalità.
Grosse partite di cocaina dalle rotte elleniche e balcaniche e dal porto olandese di Rotterdam fino a quello calabrese di Gioia Tauro per rifornire le piazze di spaccio romane tanto contese tra i clan come San Basilio, quella della movida di Ponte Milvio, Tor Bella Monaca e del casilino, Primavalle e Montespaccato è la pista che segue chi indaga per risolvere l'omicidio.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Gennaio 2020, 05:01
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