L'arte in campo per vincere l'Hiv

L'arte in campo per vincere l'Hiv
Antonio Caperna
MILANO- L'ambizioso progetto Together we can stop the virus riparte con una mostra virtuale, visibile su https://www.hivstopthevirus.it, e continua ad arricchirsi di contributi. E' la campagna di sensibilizzazione di Gilead Sciences, nata nel 2019 e sviluppata in collaborazione con dieci associazioni di pazienti e il patrocinio ICAR (Italian Conference on AIDS and Antiviral Research), con lo scopo di raccontare in chiave artistica cosa vuol dire vivere con l'HIV. Navigando all'interno dell'ambientazione, l'utente ha l'impressione di muoversi in una vera e propria galleria d'arte interattiva: guardare il video backstage e le opere d'arte, consultare la biografia degli artisti e le didascalie, imbattersi in alcune curiosità. Novità 2020 è l'opera che racconta alcune sfide delle persone con HIV durante il periodo di emergenza Covid. «È stata una esperienza molto coinvolgente a partire dal confronto con gli artisti, ai quali abbiamo parlato dei nostri vissuti ed emozioni. Dal confronto con è uscito un modo alternativo di combattere l'HIV, con visioni anche insolite ma sicuramente utili», afferma Sandro Mattioli Presidente dell'Associazione PLUS, Persone LGBT+ Sieropositive e co-Presidente del congresso ICAR2020, che si è svolto pochi giorni fa. Fra i racconti e le esperienze riportate è emerso che l'epidemia di COVID-19 ha contribuito a segnare una battuta di arresto nella lotta all'infezione, soprattutto nella difficoltà di offerta del test per la diagnosi di sieropositività e nell'assistenza sanitaria delle persone con HIV. Le Associazioni di pazienti in questo contesto hanno avuto un ruolo chiave, perché grazie alle catene di solidarietà, di counseling e di servizi a distanza, sono riuscite a offrire un supporto. «Il nostro impegno come azienda è di andare oltre la ricerca, collaborando con associazioni di pazienti, clinici e istituzioni per prevenire e limitare la diffusione dell'HIV con campagne di sensibilizzazione come questa, perché è un percorso che ha più valore ed efficacia se lo si fa insieme», aggiunge Cristina Le Grazie, Direttore Medico di Gilead Italia. In Italia vivono 120mila persone con HIV, di cui circa 18mila inconsapevoli dell'infezione. È il cosiddetto sommerso, dato che l'HIV può non manifestare sintomi per lungo tempo ed essere diagnosticata anche a distanza di anni (4,5/5 in media). Oggi però esistono terapie che hanno permesso passi in avanti incredibili rispetto a 25 anni fa, talmente efficaci da consentire l'azzeramento della possibilità di trasmettere il virus ad altre persone e a garantire una migliore qualità di vita. (leggocaperna@gmail.com)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Novembre 2020, 05:01
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