In Centro bagni tutti chiusi Scoppia la rivolta dei turisti

In Centro bagni tutti chiusi Scoppia la rivolta dei turisti
Lorena Loiacono
Una volta erano i vespasiani, dal nome di origine romana, poi sono diventati toilette, wc, servizi igienici e, troppo spesso, latrine. Ma i bagni pubblici di Roma, oggi, hanno una sola possibile caratteristica: sono chiusi, tutti. Con buona pace dei romani ma, soprattutto, dei turisti che vagano per la Capitale alla ricerca di un bar o di un locale aperto, che abbia intenzione di mettere a disposizione il bagno. Insomma a Roma la pipì è un affare piuttosto complicato. I bagni pubblici in tutto sono 57 e sono chiusi da tempo immemore, perché di fatto non c'è un gestore che se ne prenda cura. Chiusi, quindi, nonostante siano anche stati spesi milioni di euro per strutture innovative, come le 8 toilette lanciate in occasione dell'ultimo Giubileo con una spesa di oltre 1,2 milioni: si tratta delle toilette di piazza Risorgimento, del Colosseo, di via Ripetta, del Gianicolo, di Porta Cavalleggeri, di Castel Sant'Angelo, della Salita del Pincio e della basilica di San Paolo. Tutte aree a fortissima vocazione turistica e tutte rigorosamente senza bagni, che ora il Campidoglio si accinge a riaprire ad eccezione di Porta Cavalleggeri.
Se al turista scappa, non resta che andare a prendersi un caffè al bar e chiedere la cortesia di poter usufruire dei servizi. Come del resto accade in tutte le altre zone di Roma dove i bagni, senza fondi per il rinnovo dei contratti di gestione scaduti, sono stati chiusi per problemi strutturali prime fra tutte le infiltrazioni, visto che sono quasi tutte strutture ipogee. Chi se ne deve far carico? Scaduti i contratti con Ama, sono tornati nelle mani del dipartimento ambiente. Eppure il nome dell'azienda per i rifiuti compare, ancora oggi, a chiare lettere sulle indicazioni stradali che restano lì peraltro fuorviando l'ignaro turista, alla ricerca di un bagno, verso una toilette di fatto chiusa. Facendogli perdere tempo e pazienza. Ed è caos, con continue denunce da parte di turisti in forte disagio. La situazione è sempre la stessa, sia per gli 8 bagni giubilari sia per gli 11 bagni in ristrutturazione, con gara del 2013 del dipartimento Turismo: ce ne sono due praticamente pronti, quelli della Città Leonina e di piazza di Spagna, a cui si aggiungono almeno quelli di Zanardelli, San Giovanni, Carlo Felice e Sonnino. lavori in corso, ma restano chiusi. Oggi intanto verrà presentato il ripristino e l'attivazione di 7 bagni pubblici a Roma - dal Colosseo al Pincio - dall'assessora alla all'ambiente Pinuccia Montanari, dall'assessora alle infrastrutture Margherita Gatta e dal presidente della Commissione ambiente Daniele Diaco.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Febbraio 2018, 05:01
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