Immigrato tenta di forzare i varchi e aggredisce gli agenti a coltellate

Enrico Chillè
Prima ha provato a prendere un treno Italo senza biglietto, poi ha aggredito due agenti della Polizia Ferroviaria che lo avevano sorpreso e gli avevano intimato di scendere. Per questo motivo il 21enne M.F., immigrato irregolare proveniente dalla Guinea e residente a Torino, è stato arrestato all'interno della stazione Termini. Dopo l'aggressione, in cui i poliziotti hanno riportato ferite guaribili in cinque e sette giorni, il giovane è stato trovato anche in possesso di un pugnale.
È accaduto due mattine fa: il 21enne, assistito da un avvocato d'ufficio, ha spiegato di dover raggiungere il capoluogo piemontese dopo essere stato a Vibo Valentia, e che era salito di corsa sul treno per paura di perderlo. Il giovane ha anche spiegato che il pugnale serviva per delle «creazioni artistiche», ma su di lui pendevano anche dei precedenti: nel luglio scorso, a Torino, era stato infatti denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e aveva dichiarato di essere un cittadino brasiliano. Per questo motivo, il giudice Elena Scozzarella lo ha condannato a nove mesi per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale e possesso di arma bianca. Il 21enne è stato portato immediatamente a Rebibbia.
La stazione Termini (area circostante compresa) continua ad essere una vera e propria zona franca, in cui l'illegalità regna quasi incontrastata. Sempre due mattine fa, due marocchini erano stati arrestati dopo aver rubato i bagagli a un turista australiano, mentre il giorno prima un altro nordafricano aveva colpito con una mazza di ferro alcuni taxi in sosta su piazza dei Cinquecento.
Non va meglio a Tiburtina, altro snodo fondamentale del traffico ferroviario, dove il 26 settembre scorso un 21enne congolese, affetto da problemi psichici, aveva accoltellato una guardia giurata per sottrargli la pistola e uccidersi, davanti ai tornelli di ingresso della stazione della Metro B. Immediatamente soccorso da alcuni poliziotti, il vigilante era stato ricoverato in gravi condizioni ma fuori pericolo.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 10 Ottobre 2019, 05:01
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