Ilaria Del Prete
Sono passati più di tre anni da quando i Cor Veleno hanno

Ilaria Del Prete
Sono passati più di tre anni da quando i Cor Veleno hanno salutato per l'ultima volta Primo Brown. Lo spirito che suona è l'album tributo che Dj Squarta e Grandi Numeri ora portano in tour, per la prima volta in due. Ma la sua presenza è palpabile, «dove siamo noi c'è anche lui», per dirlo con le parole di Squarta.
La scomparsa di Primo vi ha fatto scoprire l'affetto di tantissimi colleghi, a partire dal concerto tributo del 2016 all'Atlantico. Chi vi ha sorpreso di più?
Grandi Numeri «Tra i tanti potrei citare Gemitaiz, una delle voci più forti del rap italiano contemporaneo, poi Coez, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, Adriano Viterbini dei Bud Spencer Blues Explosion, Mezzosangue. Tutti artisti che poi hanno collaborato all'album».
Squarta. «Ci ha stupito vedere persone che pensavamo molto lontane dai nostri dischi».
Anche Jovanotti gli ha reso omaggio in Oh Vita.
S. «Lorenzo è stato tra i primi a portare questa musica in Italia. Primo era un suo fan».
G.N. «Ci ha sdoganato nel mainstream italiano. Ci ha portato in tour facendo conoscere un rap che differiva da quello più ascoltato».
Com'è nata la collaborazione con Sangiorgi?
S. «Lui è venuto in studio per registrare Lo spirito che suona, che dà il titolo all'album, ma è uno talmente entusiasta della musica che alla fine ne abbiamo fatti due».
Non è l'unico ospite nel disco.
S. «Oltre a quelli già citati, ci sono tanti amici. Marracash, Marsiglia, Danno, Madman, Roy Paci».
G.N. «E molti altri non ci sono ma solo per una questione di tempo. Avremo modo di collaborare in futuro».
Come siete riusciti ad eliminare la tristezza da Lo spirito che suona? G.N. «Volevamo celebrare l'energia del nostro amico. Abbiamo aperto un nuovo capitolo dei Cor Veleno, senza battere su determinate frequenze e sentimenti».
Quando avete cominciato a lavorarci?
S. «Alcuni pezzi non abbiamo fatto in tempo a finirli con Primo, e così molti amici che poi ce li hanno consegnati. Abbiamo cucito un vestito addosso al materiale che Primo ha lasciato».
G.N. «È un Primo inedito, le canzoni nel disco rappresentano una sfera più intima, un aspetto più intenso del suo vissuto».
Cantante bimbi sopra i passeggini che giocano a fare El Chapo. A cosa si riferisce?
G.N. «C'è chi scrive rap e vive e racconta situazioni marginali, cose meno condivisibili ma che per me hanno un valore. L'urgenza di fare musica dà loro la possibilità di tirare fuori il meglio. Chi non conosce di persona quelle realtà dovrebbe scrivere d'altro».
Linguaggio e contenuti del rap oggi sono oggetto di polemica. Cosa ne pensate?
G.N. «C'è molta più violenza nelle cariche istituzionali. Se arriva anche nella musica è perché qualcun altro l'ha sdoganata».
S. «Simo cresciuti anche noi con canzoni e film violenti, ma siamo ancora qui. La novità è che oggi la musica parla una lingua talmente uguale a quella dei pischelli che i genitori sono spaventati».
riproduzione riservata ®
ilaria.delprete@leggo.it

Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Aprile 2019, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA