Il Veneto nelle mani del clan dei casalesi
In carcere sono finiti esponenti giunti soprattutto da Casal di Principe (Caserta) ma anche soggetti arruolati in Veneto e che hanno sostituito la Mala del Brenta attribuita al boss boss Felice Maniero.
Prima prestando denaro a tassi usurai poi acquisendo i beni di chi non pagava (costretto a diventare socio in affari), infine puntando su traffico di armi, rapine, prostituzione e spaccio di droga: così i Casalesi controllavano tutto, perfino il sindaco di Eraclea, (l'avvocato Mirco Mestre), arrestato con l'accusa di voto di scambio: è il primo cittadino veneto a finire in manette perché in odor di mafia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 05:01
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