Il testimone: «Anastasiya disse a Luca è tutto ok»

Emilio Orlando
«Anastasia ha detto a Luca: è tutto a posto. Luca non ha detto nulla ma ha annuito con la testa. Io non ho chiesto nulla. Quella sera ci sono state cose poco lecite». A parlare davanti ai giudici è Domenico Costanzo Marino Nunoz. Un testimone oculare presente la sera dell'omicidio nel pub all'Appio. Nella ricostruzione, approdata davanti al collegio del riesame Munoz fornito la sue versione dei fatti, prima e dopo il delitto, dove il 23 ottobre scorso Valerio Del Grosso ha uccise il personal trainer. I legali della difesa dell'assassino, hanno rinunciato al ricorso, ma hanno comunque acquisito importanti atti d' inchiesta per studiare e concertare la linea difensiva.
Nunoz ha anche parlato dei rapporti con l'ex compagno di classe di del morto, che sembra aver irretito la vittima in un giro di spaccio di droga, insieme ad Anastasiya Kylemnk, da giorni con l' obbligo di firma perché accusata di narcotraffico. «Giovanni Princi - continua Marino Nunoz - ci ha salutato sul marciapiede di via Bartoloni mentre eravamo presenti io, Luca ed Anastasia». Anastasia «si è allontanata. Non ho visto cosa facesse perché si trovava alle nostre spalle e avrà detto qualcosa a Luca che io non ho percepito. Anastasia aveva lo zaino in spalla e credo che sia tornata indietro verso via Latina, ma non l'ho vista perché io e Luca avevamo già svoltato l'angolo su via Mommsen. La fidanzata di Luca dopo circa due minuti ci ha raggiunti e ha detto a lui: tutto a posto».
Intanto gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Nadia Palstina, che hanno scoperto l' esistenza di un grosso giro di spaccio di droga che oltre che da movente del delitto, fa da cornice e all' intera vicenda, stanno esaminando i tabulati telefonici e celle della zona per collocare altri eventuali complici sulla scena del crimine oltre a quelli già noti. il risultati di alcuni degli accertamenti irripetibili disposti su alcuni reperti ritrovati sul luogo del delitto contribuiranno a far luce su un caso che svelerà a breve dei nuovi colpi di scena. Dalle intercettazioni depositate nel fascicolo della procura emergono tensioni e rapporti tutt'altro che sereni tra i Sacchi ed Anastasiya. Quest'ultima era stata allontanata dalla famiglia della vittima. «Luca ed Anastasiya litigavano sempre - sottolinea la madre di Luca Concetta Galati - perché lei si faceva le canne e Luca non voleva».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Dicembre 2019, 05:01
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