Il ruggito di Fognini: «Roma è casa mia»

Marco Lobasso
ROMA - E' sbocciato un amore. Fabio Fognini vince al Foro Italico e il popolo degli Internazionali d'Italia lo esalta. Con lui in passato non era mai accaduto, ieri invece la magia: il talento azzurro abbatte Dominic Thiem, la bestia nera di Nadal, numero 8 del mondo e sesto favorito del torneo. Lo fa in tre set, 6-4 1-6 6-3, rischiando, soffrendo e giocando divinamente nel finale di partita.
Ed è questo il punto. Fognini adesso trova finalmente risorse e motivazioni nel pubblico romano che prima gli erano sconosciute. «Nel 2014 ero top 15, persi male e mi fischiarono. Fu terribile, non l'ho mai dimenticato», ammette amaro. Ora invece sorride, felice. Questo feeling con il pubblico capitolino lo cercava da anni. «Ora ci capiamo, finalmente. Sì, mi capiscono, li capisco». E gli applausi caldissimi dei romani all'uscita dall'arena dell'azzurro lo confermano. Oggi negli ottavi contro il tedesco Gojowczyk (ore 12), non un fuoriclasse e con un nome impronunciabile, il campo centrale del Foro Italico sarà di nuovo sold out e tutto per Fabio. Nessuno vuole perdersi la prova del nove del trentenne ligure, numero 21 del mondo, che si gioca l'occasione di una vita al Foro, la partita che vale la consacrazione a nuovo gladiatore del tennis romano.
«Contro Thiem ho meritato, inutile dire il contrario. Domani però sarà un altro giorno, un'altra partita diversa da affrontare», dice Fognini nel dopo-gara. Un anno fa nasceva suo figlio Federico e lui scappava da Roma per volare dalla moglie Flavia Pennetta a Barcellona. Aveva perso netto e male contro il tedesco Zverev nel giorno più bello della sua vita. «Festeggeremo il primo compleanno di mio figlio qui a Roma», annuncia e sembra quasi una promessa, visto che il compleanno cade sabato 19 maggio, giorno delle semifinali agli Internazionali BNL d'Italia. Fognini ancora in gara, tra i primi 4 del torneo, sarebbe un sogno, il regalo più grande agli appassionati di tennis. Non accade dal 2007 quando al Foro ci riuscì Volandri. Vincendo oggi, domani nei quarti Fognini troverebbe, probabilmente, Rafa Nadal. Sarebbe il massimo per Roma, per il suo pubblico. Per tutti.
«Io e Roma siamo connessi, finalmente» chiude Fabio che scappa da Flavia questa volta a Roma con figlio e famiglia al seguito. Una frase che vale quanto una dichiarazione d'amore. Fabio non ha più paura del Foro, dei paragoni, delle responsabilità. E ieri contro Thiem l'ha dimostrato. La Roma sportiva risponde innamorandosi di lui. L'idillio appena nato va difeso già oggi con una vittoria e poi chissà.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 17 Maggio 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA