Il Gip: «Rischio reiterazione del reato» La nipote di Tiziano nel Cda a sua insaputa

Mario Fabbroni
La nipote di Tiziano Renzi e di sua moglie Laura Bovoli ha fatto parte per un mese del Cda della Delivery service Italia, ma ha raccontato ai pm di non conoscere chi le aveva proposto quel ruolo: l'azienda è una delle tre cooperative coinvolte nell'indagine fiorentina sui genitori dell'ex premier Matteo Renzi, dichiarata fallita a giugno del 2015 e nata per la distribuzione di vini, giornali e volantini. Dalla carte dell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari i genitori dell'ex segretario Pd emerge infatti che c'era il rischio «di reiterazione del reato»: la società è stata costituita il 14 giugno del 2009 e del primo consiglio d'amministrazione hanno fatto parte Pier Giovanni Spiteri in qualità di presidente, Lucia Pratellesi (moglie di Roberto Bargilli, l'autista del camper dell'ex premier) come vicepresidente, Cristina Carabot, nipote dei coniugi Renzi, come consigliere. Un Cda rimasto in carica fino al 13 luglio 2009. «Peculiari - scrive il Gip negli atti - sono state le modalità di costituzione della società» in quanto alcuni dei soci «hanno riferito di non conoscere neppure il nome della società cooperativa, ricordando solo di essersi recati da un notaio di Firenze per apporre delle firme, tanto da potersi ritenere che la cooperativa sia stata costituita per volontà di altri».
In particolare, si legge ancora nell'ordinanza, Carabot ha riferito «di aver partecipato alla costituzione della cooperativa su richiesta di un uomo di cui non sapeva indicare le generalità, di ricordare di aver versato una somma per la costituzione della società ma di non ricordare l'ammontare, di non aver mai svolto il ruolo di amministratore e di aver lavorato da casa per la cooperativa ricevendo buste paga». Quanto ha versato la donna lo ha ricostruito la Gdf: 14.800 euro nonostante la quota sociale stabilita fosse di 50 euro. Matteo Renzi comunque definisce il provvedimento restrittivo a carico dei suoi genitori come «abnorme» ma si dice anche convinto che «il tempo sarà galantuomo. L'unica infrazione di mio padre in vita sua è stata per un eccesso di velocità».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Febbraio 2019, 05:01
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