Ida Di Grazia
Giustizia è fatta. Harvey Weinstein è stato condannato

Ida Di Grazia
Giustizia è fatta. Harvey Weinstein è stato condannato a 23 anni per reati sessuali. Alla fine di febbraio, era stato giudicato colpevole di stupro di terzo grado (cioè di rapporti sessuali con una persona non consenziente o con meno di 17 anni) e di aver commesso atti sessuali di primo grado (rapporti orali o anali).
La storia controversa di sesso e potere che ha portato alla condanna dell'ex re di Hollywood, ha fatto nascere il movimento #MeToo. C'era grande attesa per questo verdetto, il minimo della pena sarebbe potuto essere di 5 anni, quello a cui puntava la difesa del produttore, il massimo 29, il giudice James Burke ieri- che ha ascoltato le dichiarazioni dell'ex produttore e delle sue due accusatrici - ha stabilito 20 anni di reclusione per l'aggressione sessuale dell'assistente Miriam Hailey che durante il suo intervento ha raccontato «Non mi ha soltanto spogliato della mia dignità come essere umano e come donna. Ha diminuito la mia fiducia in me stessa» e tre anni per il rapporto sessuale non consensuale con l'aspirante attrice Jessica Mann. Le due pene dovranno essere scontate consecutivamente. Weinstein che è arrivato in tribunale in sedia a rotelle è stato però assolto da una delle accuse peggiori, quella di predatore sessuale, cioè di violentatore seriale, che gli sarebbe potuto costare una quasi certa condanna all'ergastolo. Verdetto atteso soprattutto dalle donne che in questi anni si sono mobilitate per supportare il Metoo: «Ho pianto di commozione», ha detto Mira Sorvino, mentre Tina Tchen, presidente della fondazione Time's Up, che ha dichiarato: «Il trauma di una violenza sessuale è qualcosa che resta addosso per la vita. Possiamo solo sperare che la sentenza di oggi porti un po' di pace a coloro che sono sopravvissute ad Harvey Weinstein».
Silence Breaker il gruppo, che ha denunciato molestie e aggressioni sessuali e include diversi accusatori di Weinstein come Rose McGowan e Ashley Judd, ha rilasciato, come si legge sul sito della CNN, la seguente dichiarazione dopo la sua condanna: «L'eredità di Harvey Weinstein sarà sempre quella di essere uno stupratore condannato. Sta andando in prigione., ma tutto il tempo che passerà in prigione non riparerà le vite che ha rovinato, le carriere che ha distrutto o il danno che ha causato. Il processo a New York è terminato, ma i Silence Breakers persisteranno nella crociata per il cambiamento culturale, la giustizia e per far sentire la nostra voce» Per Weinstein non è finita: concluso il processo di New York, dovrebbe aprisi quello di Los Angeles dove l'ex produttore deve rispondere di nuove accuse.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA