I sindacati contro il bando a ribasso: «A settembre scuole comunali a rischio»

Lorena Loiacono
È una bufera senza fine quella che sta investendo le mense delle scuole comunali di Roma: la protesta dei lavoratori potrebbe lasciare chiusi gli istituti a settembre. Il bando a ribasso del Campidoglio, infatti, non piace né ai lavoratori né alle famiglie che temono per la qualità del servizio. Si tratta di asili nido, scuole dell'infanzia e scuole elementari: il pranzo a studente è stato ridotto a 4 euro, in base all'assegnazione provvisoria del bando delle scorse settimane.
Un costo eccessivamente basso, considerando soprattutto il pasto al nido dove i bambini devono mangiare omogeneizzati o latte in polvere. Insostenibile, assicurano gli operatori del settore ma non solo: a sostegno della protesta dei lavoratori delle mense ci sono 13mila firme raccolte tra le famiglie, preoccupate per la qualità del cibo. Il servizio della mense scolastiche di Roma è fiore all'occhiello della città, da anni, preso ad esempio anche in Europa.
Ma dal Campidoglio non arriva nessun dietrofront: «Non ci sono risposte alle criticità evidenziate da tempo - spiega Bruna Savoni della Fisascat Cisl - che riguardano 170 cuoche della Roma Multiservizi e 330 lavoratrici delle mense autogestite che sono escluse dal capitolato. La gara d'appalto non è fatta secondo il criterio dell'offerta economicamente vantaggiosa ma al massimo ribasso e il prezzo basso si ripercuoterebbe sul cibo ma anche sul lavoro. Rimane a rischio l'apertura delle scuole a settembre: per protesta non avvieremo il servizio delle mense».
I sindacati denunciano anche la mancata possibilità di incontro con l'assessore alla scuola Baldassarre. Lo stesso viene denunciato dall'opposizione in Campidoglio: «Molto grave l'assenza di qualsiasi rappresentante di Roma Capitale alla commissione regionale sul bando delle mense - ha sottolineato Andrea De Priamo, capogruppo di Fratelli d'Italia in Campidoglio - non ci stupisce visto che la maggioranza grillina ha bocciato i nostri atti che chiedevano l'annullamento in autotutela del bando. Continueremo a batterci affinché venga data risposta a questa situazione che sta allarmando moltissime famiglie romane».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Luglio 2019, 05:01
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