Pino Daniele illumina Napoli, Red Ronnie: «Ora anche Roma e Milano scelgano la loro playlist»
di Red Ronnie
I cantautori sono i poeti moderni. Se Giacomo Leopardi vivesse oggi scriverebbe testi di canzoni. La musica è ovunque ed è giusto che sia presente nelle grandi città. Che accompagni e prenda per mano chi lavora e chi passeggia. Perfino i turisti, perché loro adorano le canzoni italiane. Tutte le città dovrebbero avere non solo una canzone ma addirittura una playlist di artisti. Penso a Genova per Noi, con De Andrè, Paoli e Conte. Tu cammini e quasi per magia escono le note. Senza che tu riesca a capire da dove provengano. Pensate che bello passeggiare per Milano, nelle vie del quadrilatero, ascoltando Lucio Dalla che intona Milano vicino all'Europa, Milano che ride e si diverte o Milano a portata di mano, ti fa una domanda in tedesco e ti risponde in siciliano. Ma se al bolognese Dalla si preferiscono i milanesi basta pensare a Iannacci e Gaber, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Nella capitale mi piacerebbe ascoltare Roma non fa la stupida stasera con le note che cavalcano il ponentino per attraversare le vie affollate.