«Ho scritto tramite una mia collaboratrice al premier Conte per ricordargli

«Ho scritto tramite una mia collaboratrice al premier Conte per ricordargli
«Ho scritto tramite una mia collaboratrice al premier Conte per ricordargli la nostra realtà, anche se siamo in una grande emergenza sanitaria». A parlare è Ivan Cottini, il ballerino e modello 36enne diventato noto come il primo malato al mondo di sclerosi multipla a ballare (nella foto, l'esibizione a Sanremo 2020 con Maria Berardi), del quale Leggo ha raccontato la storia avvincente. «Serve dare respiro alle famiglie di chi combatte contro una malattia come la mia spiega - sicuramente non pronte a quello che ci sta capitando».
Come è cambiata la sua vita per l'allarme Covid-19?
«Sto in casa come tutti coloro che rispettano le disposizioni in atto, e sto risentendo tanto dell'assenza di fisioterapia a domicilio».
A quante sedute di ginnastica riabilitativa si sottoponeva prima dell'emergenza?
«Due o tre a settimana, di un'ora ciascuna. Poi da cinque settimane a questa parte, per ovvie ragioni di sicurezza per via della distanza da tenere tra me e l'operatore, tutto è stato sospeso».
È dura?
«Sì, anche se sono uno sportivo, e continuo ad allenarmi e fare ginnastica passiva da solo. Ma non è la stessa cosa. L'ho capito quando ho provato a fare un balletto a casa qualche giorno fa... La danza e il movimento, insieme a mia figlia, sono la mia cura, ma vorrei accendere un faro su realtà molto più gravi della mia».
Un appello corale che ha rivolto al presidente Conte, e si è detto anche preoccupato del dopo emergenza. Perché?
«Ci sono anziani a casa da settimane lasciati in balìa dei familiari non istruiti a gestirli: vanno incontro ad ulteriori difficoltà. Per non parlare dei ragazzi con problemi mentali o autistici, che hanno dovuto fermare il loro percorso di cure di anni. Dico solo che come hanno diritto a curarsi i pazienti affetti da Covid-19 hanno altrettanto diritto di farlo gli altri, pur in questa situazione surreale. E nel post-emergenza servono risposte sanitarie rapide e puntuali, perché comunque si aggiungeranno pericoli affrontando in contemporanea gli effetti della crisi da coronavirus».
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L'intervista integrale su Leggo.it

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2020, 05:01
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