Hanno indossato tute bianche macchiate di rosso e si sono stesi sui sampietrini

Hanno indossato tute bianche macchiate di rosso e si sono stesi sui sampietrini per imitare quelle strisce pedonali che, troppe volte, sono vere trappole per i pedoni. Gli attivisti del flashmob #basatamortinstrada hanno bloccato ieri pomeriggio il traffico sotto il Campidoglio, proprio nell'ora di punta, e hanno esposto cartelli con il numero 43 (le vittime nella Capitale dall'inizio dell'anno). Solo nella scorsa settimana, ben tre i pedoni che hanno perso la vita.
La protesta per chiedere una maggiore sicurezza stradale arriva pochi giorni dopo la morte di Tommaso Mossa, il 17enne del liceo Righi ucciso da un'auto sulle strisce di via Nomentana. Tommaso era un ragazzone, una promessa del basket romano: lo scorso anno aveva giocato in serie C con la Sam Roma. Un giovane «d'altri tempi», «con un'intelligenza sopra la media» che è stato investito la sera del 3 ottobre mentre attraversava via Nomentana all'incrocio con via dei Villini. Stava andando ad allenarsi ed invece è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma. I residenti da tempo hanno chiesto un semaforo per «quel tratto maledetto»: poco più là, davanti al ministero del Lavoro a Porta Pia, qualche mese fa ha perso la vita anche un giovane scooterista. Ma le richieste dei cittadini sono cadute nel vuoto e le auto, che escono dal tunnel, sfrecciano ancora a forte velocità. Quella di Tommaso è la terza morte di un pedone in una settimana nel centro della Capitale.

Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Settembre 2019, 05:01
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