Hamilton, sesto titolo: è a un passo da Schumi

Piergiorgio Bruni
ROMA - Sei titoli. Davanti a Juan Manuel Fangio e ad appena una lunghezza dall'immortale Michael Schumacher, in cima all'Olimpo dei più grandi. Nel giorno della vittoria di Bottas, sul circuito di Austin, Lewis Hamilton si piazza secondo, davanti a Verstappen, e chiude la pratica iridata laureandosi Campione del Mondo Piloti. «E' travolgente dice commosso il fenomeno della Mercedes prima della premiazione il momento che sto vivendo. Sento tantissime emozioni, ma adesso voglio parlare con tutta la mia famiglia: sono diventato quello che sono grazie a loro. Quanti altri titoli posso conquistare? Non lo so, tuttavia mi sento fresco come una rosa». Un trionfo, quello dell'inglese, costruito con forza, rabbia e un enorme acume gestionale. Soprattutto nella prima parte del Campionato, quando i principali competitor arrancavano in mezzo a difficoltà e dubbi. I suoi numeri, pure nel 2019, legittimano uno strapotere assoluto: 10 vittorie, 4 pole position, 16 volte sul podio, nessun ritiro e ben 381 punti in classifica. Peraltro, con ancora 2 gare da disputare. States disastrosi, invece, per le Ferrari: quarto Leclerc, autore del giro veloce ma distanziato di circa 50 secondi dal vincitore, ritiro per Vettel a causa della rottura di una sospensione. «Fin dal primo giro spiega deluso il tedesco ho faticato tantissimo a far funzionare le gomme e a percorrere le curve. Deve essere stata una questione strutturale: avevo fatto molti giri durante il week-end, senza però riscontrare alcun problema».

Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Novembre 2019, 05:01
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