GIALLO SEPULVEDA

Il Coronavirus scrive pagine da libro giallo sulle condizioni di Luis Sepúlveda, lo scrittore cileno che da giorni è ricoverato nelle Asturie spagnole dopo avere contratto la polmonite interstiziale a causa del Covid-19. Nella serata di ieri, su numerosi siti di lingua spagnola e portoghese, si era infatti diffusa la voce che le condizioni dello scrittore settantenne si fossero aggravate fino allo stato di coma.
Ma la moglie Carmen Yánez, ricoverata insieme a lui,l ha parlato con La Nueva Espana affermando: «Mio marito sta come ieri, non va né avanti né indietro».
La signora Sepúlveda ha aggiunto che suo marito si trova «ben protetto» in ospedale. Quanto a lei, «penso di stare meglio, mi fa un pò male la testa, ma eccomi qui, in attesa», ha dichiarato la donna. Tuttavia, secondo il rapporto medico rilasciato dal Ministero della Salute, lo scrittore cileno è in condizioni «serie».
L'autore di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e del Il vecchio che leggeva storie d'amore, ha contratto il virus durante la sua partecipazione ad un festival della letteratura che si è tenuto dal 18 febbraio per cinque giorni a Povoa de Varzim, nei pressi della città di Porto.
Al rientro a Gijón, nelle Asturie, il 70enne ha iniziato a manifestare i sintomi della sindrome respiratoria da nuovo Coronavirus ed è stato ricoverato in ospedale il 27 febbraio.
La notizia che solo la respirazione assistitita tenga in vita Luis Sepúlveda ha messo subito in allarme i milioni di estimatori che lo scrittore ha nel mondo. Su Twitter l'hashtag è stato uno dei più cliccati, si sono registrati commenti di varia natura. Anche èerché, al di là del successo dei suoi libri, la gente è affascinata dalla vita avventurosa e movimentata dello scrittore cileno ed è sconvolta dall'idea che il Coronavirus l'abbia contagiato. Nato il 4 ottobre del 1949 in una camera d'albergo di Ovalle, nel Cile, Sepúlveda è sempre stato una bandiera dei diritti umani.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Marzo 2020, 05:01
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