Gaia: «Felice di portare la cultura italiana all'estero come Pausini e Ramazzotti»

Gaia: «Felice di portare la cultura italiana all'estero come Pausini e Ramazzotti»

«Sono contenta di portare all'estero un po' della nostra cultura e di fare una sorta di gemellaggio artistico». Prima volta per Gaia Gozzi, che ieri sera ha cantato all'Ambasciata d'Italia a Washington. Replicherà stasera, mentre domani si esibirà all'Istituto Italiano di Cultura a New York. «Bello cantare l'inno della nostra Repubblica all'estero. Sono onorata di essere stata scelta per questi appuntamenti così importanti». In scaletta anche alcuni suoi successi, da Chega all'ultimo singolo Salina, a Sem tu, Nuvole di zanzare alla cover di Elvis Presley Can't Help Falling in Love. «A 17 anni ho frequentato la scuola in America. Lì ho iniziato a cantare nel coro, a capire che strada volevo seguire. Tornare significa tanta emozione», racconta la cantautrice italo-brasiliana che in ottobre sarà live nei club per Alma Tour.
«È bello vedere come, da Sanremo o Eurovision, alcune canzoni italiane entrino nelle classifiche internazionali.

Significa che la nostra musica è una figata e che oltre a Eros o alla magnifica Pausini, ci sono altri italiani che hanno voglia di farsi ascoltare fuori. È un periodo fertile, bello poterlo sfruttare con la nostra cultura». E sulla corsa ai numeri e alle classifiche: «È una questione di scelte, io non voglio farmi trasportare da questa frenesia. Sto sperimentando cose nuove, sto lavorando sulla parte produttiva e sul sound design. Sono nella fase in cui sto usando meno mezzi termini. Sono più coatta in tutto (ride, ndr). Non vedo l'ora di farvi ascoltare». (R. Vec.)


Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Giugno 2022, 13:45
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